Principale Ambiente, Natura & Salute Talidomide, la casa farmaceutica chiede scusa per la tragedia

Talidomide, la casa farmaceutica chiede scusa per la tragedia

In seguito alle nausee dovute dalla gravidanza, tra gli anni ’50 e gli anni ’60 venne distribuito e venduto dalla Chemie Grünenthal un nuovo farmaco: il Talidomide. Ma dopo qualche anno la Dottoressa Frances Kelsey – farmacologa della FDA – iniziò a dubitare sull’uso del farmaco. Solo nel 1961 la Chemie Grünenthal modificò le avvertenze sulla confezione Talidomide, dopo aver scoperto che era causa di varie malformazioni, problemi celebrali e cardiaci sui neonati. Da allora fu ritirato dal mercato tedesco e  il numero di nascite con anomaile congenite diminuì.

Adesso la casa farmaceutica tedesca chiede scusa, ma questo non sembra essere abbastanza. E’ stato Harald Stock, direttore del Grünenthal Group, a chiedere scusa pubblicamente a Stolberg per il disastro provocato con la diffusione del Talidomide. Ma a distanza di 50 anni, le scuse appaiono poco utili quanto sospetti.

Perché scusarsi solo oggi per le conseguenze del Talidomide?

“Ci scusiamo per  il fatto che non abbiamo trovato modo di venire a scusarci con voi, uno per uno, per quasi cinquanta anni. Siamo stati in silenzio, e ci scusiamo per questo. In parte questo silenzio è dovuto allo shock che tutta la questione ha causato anche in noi” commenta Stock. C’è chi sostiene che risarcire tutte le vittime del Talidomide sarebbe complesso, per cui si spiegherebbe il perché della segretezza su questa verità risaputa. Non tralascerei la possibilità che una grande e orrenda verità verrebbe valutata onesta se confessata con franchezza.

10 mila i bambini nati con gravi malformazioni fisiche e celebrali, ora 60enni con una vita disagevole alle spalle. Sono nati disabili, non è dipeso da loro! Adesso, il minimo che chiedono, è un risarcimento finanziario che possa migliorare la loro qualità di vita di chi resterà per sempre disabile. Così, le scuse poste alla popolazione vittima del disastro sembrano aver suscitato rancore più che perdono.

Associazioni a sostegno delle vittime di Talidomide

In seguito all’accaduto, sono nate varie associazioni con l’obiettivo di sostenere economicamente tutte quelle vite con un destino scritto da altri. Persone che vivono senza arti o con arti malformati, problemi alla vista o all’udito, anomalie cardiache o danni cerebrali, e con grande bisogno di supporto per far sì di avere una vita conforme alle proprie esigenze.

Associazione V.I.TA (Vittime Italiane Talidomide) è un’associazione italiana che si occupa di informare, supportare e sostenere le vite sopraffatte dagli effetti collaterali del Talidomide. Sostieni le azioni di V.I.TA e dona ora!

 

Redazione Corriere Nazionale

Redazione Corriere di Puglia e Lucania

 

 

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