Principale Attualità & Cronaca I lockdown possibile causa dei bassi valori di ozono

I lockdown possibile causa dei bassi valori di ozono

Il Cnr-Isac ha rilevato  nel 2020 i minimi valori di O3 dal 1996: la causa sembra essere la riduzione di emissioni di inquinanti legata alle chiusure per il Covid.

L’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isac) ha rilevato dall’osservatorio del Monte Cimone nel 2020 i minimi valori di O3 dal 1996: la causa sembra essere la riduzione di emissioni di inquinanti legati ai lockdown per la COVID-19. Lo studio è pubblicato su Environmental Research Letters.

Diversi studi nel 2020 hanno analizzato la variazione di ozono (O3) troposferico in funzione delle misure di restrizione messe in atto per contenere la diffusione del COVID-19. La maggior parte di questi studi sono stati condotti principalmente in centri urbani o industriali.

“Mentre in stratosfera l’ozono svolge un ruolo benefico per la vita sulla Terra, schermando le radiazioni UV nocive provenienti dal Sole, nella troposfera (ossia a quote comprese fra la superficie terrestre e 12-15 km), agisce come gas a effetto serra.

Inoltre, se presente in concentrazioni elevate, è un inquinante secondario con effetti nocivi su salute umana ed ecosistemi”, esordisce Davide Putero, ricercatore dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isac) di Torino.

Uno studio condotto da ricercatori del Cnr-Isac, in collaborazione con Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ismar), Universita’ di Urbino ed Eidgenossische Technische Hochschule (Eth) di Zurigo, ha analizzato per la prima volta in Italia i possibili impatti delle limitazioni imposte dalla pandemia sulle concentrazioni di O3 misurate in un sito remoto d’alta quota, quindi al di fuori dello strato limite planetario (Planetary Boundary Layer – PBL), ossia la parte di troposfera direttamente influenzata dalla presenza della superficie terrestre e dalle emissioni delle sostanze inquinanti e clima-alteranti.

Le misure continuative analizzate sono state condotte presso l’osservatorio “O. Vittori” di Monte Cimone, parte della stazione globale afferente al Wmo/Gaw e gestito dal Cnr-Isac in stretta collaborazione con l’Aeronautica Militare Italiana (Camm Monte Cimone). L’osservatorio e’ situato sulla vetta piu’ alta dell’Appennino Settentrionale (44 12′ N, 10 42′ E, 2165 m) e posto per la maggior parte dell’anno al di sopra del PBL

AGI

Redazione Corriere Nazionale

Redazione Corriere di Puglia e Lucania

Redazione Radici

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