Principale Ambiente, Natura & Salute La percentuale di Roberto Speranza

La percentuale di Roberto Speranza

di Agudo Arsenico

Vorrei fare una riflessione sull’ultimo report (in revisione Luglio 2021) prodotto dal ISS (Istituto Superiore di Sanità) e scaricabile dal sito www.epicentro.iss.it.

 
PERCHÉ NON TI SEI VACCINATO?

È la domanda che vorremmo fare a milioni di italiani – quelli brutti e cattivi senza il green pass -tutti quelli che non si sono, ancora, vaccinati contro il Covid-19. Al contrario dello scrivente,mia madre si è immunizzata con il vaccino di AstraZeneca. Altri tempi, quelli. Sicuramente bei tempi, quando AstraZeneca era considerato un vaccino, molto, affidabile dal Gen. Figliuolo edal Ministro, Roberto Speranza. Poi, tutto è cambiato, in peggio, nel giro di poco tempo. E nessuno ha capito più nulla sulla validità o meno di AstraZeneca.

NUMERO DI DECESSI PER COVID-19

Dall’inizio della Pandemia, fino al mese di Luglio 2021, in Italia i pazienti deceduti positivi all’infezione SARS-CoV-2 sono 127.04; Decisamente, un numero importante che desta molta preoccupazione tra i politici e nella popolazione italica. Ma, come tutti i numeri del mondo, essi andrebbero interpretati in modo lucido e imparziale. Senza, farsi prendere da patemi d’animo o da pensieri catastrofici.

DA LAUREATO IN SCIENZE POLITICHE A DIPLOMATO IN INFORMATICA

Io e Roberto Speranza, abbiamo qualcosa in comune: Entrambi non capiamo nulla di scienza e medicina. E’ un evidenza oggettiva, dovuta ai rispettivi titoli di studio. E per questo valido motivo, io e Roby, dobbiamo affidarci a chi ne sa più di noi. Nel mio caso mi affiderò a vecchie reminiscenze di matematica; in quanto non ci capisco nulla d’immunizzazione, immunità di gregge, copertura vaccinale, RT Nazionale (l’indice di contagio del Coronavirus).

Numero medio di infezioni trasmesse da ogni individuo infetto a inizio epidemia (RO) e dei ventuno parametri per decidere tra le zone rosse, arancioni e gialle.

IL CALCOLO DELLA PERCENTUALE

Vaccinarsi o non, questo è il dilemma per il sottoscritto e per milioni di italiani. Per il famoso discorso beneficio-rischio Vaccini, è interessante mettere a confronto due grandezze matematiche:

1) Numero di decessi per fascia di età;

2) Numero totale di decessi da inizio della pandemia.

L’obbiettivo è semplice, semplice: quello di calcolare la percentuale di decessi di Covid-19,

suddivisa per fascia di età.

Lo farò attraverso un calcolo matematico: il calcolo della percentuale. Non mi sto inventando

nulla di nuovo, perché la percentuale è uno strumento matematico che descrive la grandezza

di una quantità rispetto a un’altra. La quantità rappresenta il 100%.

La formula che utilizzerò è la seguente: ((Numero di Decessi per fascia di età/Totale dei

decessi da inizio pandemia) x 100). 

PERCENTUALE DI DECESSI PER FASCIA DI ETA’

L’ISS individua 10 fasce di età e in ciascuna di esse colloca il numero di decessi a causa del Covid-19 (ultimo aggiornamento Luglio 2021):

 
Applicando la percentuale a ciascuna fascia di età, il risultato è il seguente:

Dalla tabella, evince che la percentuale di decessi di Covid-19 è sotto l’1% per la fascia di età compresa

tra i zero e i quarantanove anni (sul totale di decessi di Covid-19 dall’inizio della Pandemia).
 

Quindi, il rischio di morire a causa del Covid-19 è basso per la fascia di età compresa tra i 0 e i 49 anni (< dello 0,88%). E’ un dato matematico, come vi dicevo, che si ricava mettendo a confronto due grandezze matematiche. 

Attenzione: stiamo sempre ragionando in termini di percentuale tra due grandezze (numero di decessi per fascia di età e numero totale di decessi durante la pandemia). 

Con mia grande soddisfazione – sono classe 1977 – mi posiziono nella fascia compresa tra i 40 e i 49 anni. La mia percentuale è di 0,884% (i decessi sono 1.124). Tanti, umanamente parlando , ma pochi se visti sul totale dei decessi in quasi due anni di Pandemia (127.041). Tiro un grande sospiro di sollievo. Ho buone possibilità di non soccombere a causa del Covid-19, qualora fossi infettato da un vaccinato, un asintomatico o entrambi i casi. Con la fortuna che mi ritrovo faccio gli scongiuri del caso, ma manterrò il distanziamento sociale; e indosserò, sempre, la mascherina in un luogo al chiuso. Ciò si traduce, secondo il mio ragionamento matematico, in un beneficio basso Vaccini (se confrontato ai numerosi effetti collaterali). In poche parole, non mi conviene vaccinarmi anche perché l’immunità di gregge è un lontano miraggio a causa delle numerose varianti in circolazione per il mondo. Passo e chiudo per il momento. Inoltre, c’è anche un lato “piscologico” sulla faccenda dei “vaccini” da non sottovalutare affatto: i sieri in circolazione sono tutti “sperimentali”. Non è una brutta parola o, tantomeno, una fake news, così, come vorrebbero i CEO della vaccinazione. Questo va detto per correttezza agli italiani. E, infatti, i bugiardini dei farmaci sono in revisione continua a seguito degli effetti collaterali continuamente segnalati. Per i bambini sotto i nove anni, la percentuale è dello 0,0094% (12 decessi a cavallo tra il 2020-2021).

Egregio, Roberto Speranza

Di quale beneficio Vaccini stiamo parlando per la fascia di età < 9 anni? Nella fascia di età tra i dieci e i diciannove anni, la percentuale è appena dello 0,012% (16 decessi). Anche in questo caso, il dato in percentuale è davvero insignificante. Il mio ragionamento ha origine da un presupposto molto importante: purtroppo, nessun essere vivente è immortale. In Italia ci sono anche altre malattie, patologie, eventi negativi che producono una serie di decessi. Perché, in un certo senso, apparteniamo tutti alla morte. Il mio è un ragionamento cinico, ma direi assolutamente realistico. Il senso civico e la morale sulla questione Covid-19, li lascerei volentieri a tutti quelli che sono arrivati tranquillamente agli “-anta” con la massima resa e il minimo sforzo. E anche in questo caso specifico – se siete tutti d’accordo – riproporrei la stessa, identica, domanda al nostro Ministro della Salute.

Egregio, Roberto Speranza

Di quale beneficio Vaccini stiamo parlando per la fascia di età compresa tra i 10 e i 19 anni (16 decessi)? 
Domandare è lecito in Democrazia, rispondere è cortesia in una dittatura sanitaria (?).

NON SI MUORE SOLO DI COVID-19 IN ITALIA

Secondo i dati dell’Istat (Istituto Nazionale di Statistica) nel 2020 sono ben 2.395 i morti in incidenti stradali in Italia. Addirittura, i pedoni deceduti sono ben 409.

E anche in questo caso, di cosa stiamo parlando? I numeri dei decessi, per incidente stradale, sono di tutto rispetto. Da fare invidia al Covid-19 e a tutte le sue varianti. Ben 2.395 morti per incidente stradale nell’anno 2020;

916 decessi in più, rispetto a quelli di Covid-19, nella fascia di età compresa tra i 0 e i 49 anni.

E cioè, 1479 morti di Covid-19 (2020-2021) contro i 2.395 deceduti per incidente stradale nell’anno 2020.

 

Mi rendo conto, che parlare di decessi non è mai elegante. Ma i numeri sono questi e non posso fare,

proprio, un bel nulla.

 

Egr. Ministro Speranza Roberto

 

Vogliamo trovare un vaccino “sperimentale” anche per gli automobilisti e i pedoni italiani? 

 

Sarebbe anche ora.

RISCHIO ALTO COVID-19

Al contrario, la percentuale di decessi è piuttosto alta nella fascia di età compresa tra i settant’anni e i novant’anni (da 25% a 40%). Come evince dal grafico di sotto.

Per cui il discorso beneficio, soltanto in questo caso specifico, dovrebbe essere superiore rispetto al rischio Vaccino.

 

 

In definitiva Egregio, Ministro Speranza

I dati dell’ISS – ai quali ho applicato la percentuale tra due grandezze matematiche – dimostrano, spero esplicitamente, che non vale per tutti gli italiani il discorso beneficio-rischio Vaccini. 

VACCINAZIONE OBBLIGATORIA 

A questo punto, caro Dr. Roberto Speranza, perché non prendere il toro per le corna?

Perché non procedere con la “vaccinazione obbligatoria”, soltanto per la fascia di età compresa tra i 60 e i 90 anni (121.037 decessi su un totale di 127.04)? E cioè per la fascia più a rischio di mortalità (a causa del Covid-19) della popolazione italica? Magari con un decreto di legge o legislativo, come indicato nell’Articolo, 32 della Costituzione?

Forse, perché i vaccini sono, ancora, nella fase di sperimentazione? Oppure, come titola Le Monde, perché sono LES LIMITES DES VACCINS?

In conclusione, la percentuale tra le due grandezze in esame dimostra “chiaramente” che non è uguale per tutti il discorso beneficio e rischio vaccinazione.

Dando per scontato, per entrambi, la poca conoscenza della medicina e della scienza in generale, Roberto Speranza dii almeno qualcosa di matematico…

 
Arsenico17
 

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