Principale Estero Talebani a Kabul: devastazione tra i cristiani

Talebani a Kabul: devastazione tra i cristiani

Una guerra da parte dei talebani che attualmente interessa la comunità cristiana che paga a caro prezzo il proprio orientamento religioso.

Il movimento talebano nacque negli anni ’90 alla guida di Mohammed Omar. Al potere come Emirato Islamico dell’Afghanistan fino al 2001 – quando le truppe Usa si insediarono nel Paese dopo gli attentati dell’11 settembre dello stesso anno – i leader promettono “ordine e serenità“. 

Ma cosa si intende per “ordine e serenità”?

L’obiettivo dei talebani è quello di conquistare i territori di residenti “traditori” – in base alla loro brutale legge islamica – insediando uno stile di vita basato sull’interpretazione più radicale della sharia (la legge islamica) con esecuzioni pubbliche per chi disobbediva ai precetti religiosi, l’obbligo del burqa per le donne e della barba per gli uomini.

Secondo dati ONU, dal 1995 al 2001, sarebbero stati almeno 15 i massacri contro la popolazione civile afghana. Questi, spesso insieme ai soldati di Al-Qaeda, un altro movimento islamista fondato da Osama Bin Laden. 

Negli anni ’90 i talebani vietarono cinema, musica e televisione. Alle donne – a cui fu imposto di non avere rapporti con uomini se non con il padre, il marito o un altro membro della famiglia- fu vietato di guidare qualsiasi mezzo, dall’auto alla bicicletta, di truccarsi o di indossare gioielli. Un palese ritorno al Medioevo dopo lunghe lotte per la conquista dei diritti umani e inviolabili. Ma la lotta più radicata resta sempre quella che vede protagonista il conflitto tra popoli distinti da uno specifico orientamento religioso

Attentati storici da parte dei talebani 

I talebani aiutarono Al-Qaeda negli attentati dell’11 settembre. Il 7 ottobre dello stesso anno Stati Uniti e Regno Unito dichiararono guerra all’Afghanistan e un’alleanza NATO fu inviata nel Paese per distruggere Al-Qaeda. A dicembre ai militari della ISAF (Forza Internazionale di Assistenza alla Sicurezza) fu dato il compito di addestrare l’esercito afghano per la costruzione di uno Stato democratico.

Purtroppo negli anni il gruppo talebano è riuscito a mantenersi influente in molte zone afghane. Questo aprile il presidente Usa Joe Biden ha annunciato ufficialmente il ritiro dell’esercito americano dal Paese

I cristiani davanti a un nuovo genocidio

Il portavoce Zabihullah Mujahid ha assicurato l’impegno “per i diritti delle donne all’interno della sharia. Lavoreranno fianco a fianco con noi. Non ci saranno discriminazioni”. Promettono di impegnarsi per le donne, ma solo nell’ambito della Sharia, che prevede in realtà l’assoluta privazione dei diritti umani.

La popolazione afghana intrappolata in una gabbia priva d’uscita. E’ questa la situazione in cui uomini, donne e bambini si trovano costretti a vivere. Aeroporti bloccati per chi tenta di fuggire via da questo inferno che li riduce a carne da macello

Una delle scene destinata a diventare simbolo della guerra a Kabul: quella di 640 afghani stipati in un aereo da trasporto americano. Un funzionario del Pentagono spiega che un C-17 Globe master III dell’aeronautica Usa domenica sera era stato preso d’assalto da centinaia di civili disperati, in cerca di un modo di lasciare la città, ormai in mano ai talebani. Afferma: “L’equipaggio ha preso la decisione di partire” conducendo i profughi alla base militare Usa di Al Udeid, in Qatar.

Redazione Corriere Nazionale

Redazione Corriere di Puglia e Lucania

Redazione Radici

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