Coordinamento Salviamo la Carlo Del Prete
Chiudiamo le scuole e noleggiamo strutture private? Uno scherzo di ferragosto?
Apprendiamo dai giornali locali (Il Corriere del Mezzogiorno del 13 agosto) che la giunta comunale di Bari sta avviando lavori di manutenzione e messa in sicurezza degli istituti scolastici della città. Non dovrebbe essere una notizia, trattandosi di normale amministrazione.
A fare notizia ci pare sia la decisione di impegnare una somma considerevole dei fondi messi a disposizione del Ministero per destinarli a “interventi di affitto e noleggio di strutture modulari temporanee”.
Ci permettiamo, non tanto sommessamente, di ricordare al Sindaco di Bari, all’Assessora alle Politiche educative e all’Assessore ai Lavori pubblici che esistono spazi di edifici scolastici, come la scuola Del Prete al quartiere Carrassi, che possono essere utilizzati a questo scopo.
Prima di impegnare risorse pubbliche in interventi costosi e temporanei a vantaggio dei privati, si dovrebbe fare un utilizzo oculato e lungimirante delle strutture a disposizione.
Abbiamo più volte denunciato il fatto che sulla Carlo Del Prete, un edificio di pregio architettonico volutamente “svuotato” di classi e suppellettili, gravano le mire del II Municipio, che rifiuta inspiegabilmente l’imponente sede in costruzione destinata ad ospitare i suoi uffici (da tempo in smart working) preferendo occupare i locali della scuola, rivelando una visione che disprezza i luoghi della cultura e della memoria, oltre che un’idea disinvolta di utilizzo del denaro pubblico. Torniamo a chiedere che si blocchi questo progetto, che si salvaguardi la scuola Del Prete, allocandovi tutte le classi trasferite altrove e mettendola a disposizione delle scuole che soffrono il sovraffollamento, per consentire la ripresa delle lezioni in presenza e in sicurezza.
Un vivo appello che rivolgiamo anche al nuovo direttore dell’Ufficio scolastico regionale.
Questo chiedono migliaia di cittadini e cittadine che hanno sottoscritto la petizione “Salviamo la Del Prete” (oltre 1000 firme) e con questo obiettivo il Coordinamento adirà a tutte le vie consentite per tutelare l’interesse dei bambini e degli studenti del quartiere e della città.