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I talebani  a Kabul: “Transizione pacifica”. Il presidente Ghani si rifugia in Tagikistan

Gli studenti coranici hanno preso il controllo dell’Università ma assicurano che non useranno la forza. Oltre 40 feriti negli scontri alla periferia della capitale. Si parla di un governo di transizione, ma dal fronte talebano arrivano smentite.

 ©  Afp – Kabul – 15 agosto 2021

AGI – I talebani sono entrati a Kabul e l’hanno “circondata”. Hanno preso il controllo dell’Università nella parte occidentale della città, ma assicurano che non useranno la forza, non arriveranno nel centro della capitale e che stanno negoziando nel palazzo presidenziale una “transizione pacifica del potere”. Negli scontri alla periferia della città ci sono però almeno 40 feriti. 

Intanto sono iniziate le operazioni per il rientro in Italia del personale dell’ambasciata a Kabul e dei connazionali presenti in Afghanistan. A quanto si apprende, la partenza del volo è prevista per le 21.30 locali. Per ora, viene confermato un “presidio dell’ambasciata” all’aeroporto di Kabul, anche se la valutazione a riguardo è in continuo aggiornamento in base alla situazione sul campo.     

Il presidente afghano, Asrhaf Ghani, ha chiesto alle forze di sicurezza di mantenere l’ordine ma ha lasciato il Paese ed è volato in Tagikistan.  Secondo indiscrezioni di alcuni media internazionali, tra cui Reuters e Al Arabia, l’ex ministro dell’Interno, Ali Ahmad Jalali, guiderà il governo transizione dopo le dimissioni di Ghani. Due funzionari talebani, tuttavia, hanno riferito che non ci sarà nessun governo di transizione e che gli insorti si aspettano un trasferimento totale del potere. “La transazione sarà pacifica”, hanno assicurato i talebani e poco dopo è arrivata anche la conferma del ministero dell’Interno del governo afghano. 

Gli Stati Uniti stanno evacuando tutto il personale dall’ambasciata a Kabul, solo pochi funzionari rimarranno operativi all’aeroporto della capitale afghana. Le operazioni di evacuazione in corso dovrebbero terminare entro martedì mattina. La Russia, che ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di sicurezza dell’Onu, ha invece fatto sapere che non evacuerà la sua ambasciata. A Kabul si assiste a scene di panico, le autorità hanno chiesto a tutti i funzionari di lasciare i luoghi lavoro e tornare a casa, negozi e banche chiudono, la gente cerca di scappare anche in auto e il traffico è paralizzato da pesanti ingorghi.    

La base aerea di Bagram, per 20 anni centro principale dell’offensiva contro i talebani e un mese fa abbandonata in fretta e furia dagli americani, è stata consegnata agli insorti. La rapida evoluzione della situazione è avvenuta a nemmeno 24 ore dalla dichiarazione del portavoce del Pentagono, John Kirby, secondo cui la capitale afghana non affrontava una “minaccia imminente”.      

Mentre nel palazzo presidenziale si tratta lka transizione, un certo numero di alti funzionari afghani, tra cui alcuni consiglieri del presidente Ghani, sono arrivati nella sala vip dell’aeroporto di Kabul in attesa di un volo.      

Parlando alla Bbc per la prima volta dopo l’ingresso dei talebani a Kabul, un portavoce degli insorti ha assicurato che ci sarà una “transizione pacifica dei poteri in pochi giorni” e che saranno “rispettati i diritti delle donne, compreso quello all’istruzione”.

 AFGHANISTAN KABUL TALEBANI 

Redazione Corriere di Puglia e Lucania

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