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Forte accelerazione dell’on. Nunzio Angiola sull’uso turistico della tratta Gioia del Colle—Altamura-Rocchetta S. Antonio

Giovanni Mercadante

Prende sempre più forma il progetto di riutilizzo della tratta ferrovia dismessa Gioia del Colle-Altamura-Gravina-Spinazzola-Rocchetta S. Antonio.

Lo fa sapere l’on. Nunzio Angiola con una sua nota, con cui comunica che il Governo provvederà “con la massima sollecitudine” all’aggiornamento dell’elenco delle tratte ferroviarie storiche ad uso turistico e al relativo finanziamento. Le risorse ci sono.

Come noto, la Legge 128 del 2017 individua e classifica come tratte ferroviarie ad uso turistico le tratte, dismesse o sospese, caratterizzate da particolare pregio culturale, paesaggistico e turistico, suscettibili di essere utilizzate e valorizzate.

“Oggi è un giorno storico – dichiara l’on. N. Angiola – in cui riceve una definitiva e chiara risposta una battaglia politica che sto portando avanti da tre anni, quella dell’aggiornamento dell’elenco delle tratte ferroviarie ad uso turistico di cui alla Legge 128 del 2017”.  Lo dichiara l’On. Nunzio Angiola di Azione, il partito di Carlo Calenda.

Angiola aggiunge che “l’elenco originario della Legge 128 dovrà essere integrato, inserendo le seguenti tratte che, sulla base di un parere espresso dal Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS), nel corso dei lavori della Commissione Bilancio su un emendamento a prima firma Angiola, hanno tutti i requisiti per essere inserite nell’elenco delle tratte storiche:

a.Asti – Chivasso

b.Cuneo-Mondovì

c.Castagnole delle Lanze – Mortara

d.Alba – Nizza Monferrato

e.Vignale – Varallo sesia

f.Rocchetta Sant’Antonio – Gioia del Colle.

Nel medesimo parere, il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili dichiarava, in modo lapidario, che la copertura finanziaria necessaria per il recupero delle citate tratte era disponibile nel Piano Nazionale complementare (Fondo Complementare) di cui al DL  59/2021, convertito dalla Legge 101/2021, il quale prevede il finanziamento delle ferrovie storiche, nell’ambito delle risorse all’articolo 1, comma 2, lettera d) punto 1 (Piano di investimenti strategici su siti del patrimonio culturale, edifici e aree naturali) e che lo stesso provvedimento prevede all’articolo 1, comma 7-quater che con DPCM da emanarsi entro 15 giorni dalla conversione in legge si proceda all’assegnazione delle risorse agli specifici interventi”, continua Angiola.

“Oggi è un giorno storico perché con l’approvazione del mio Ordine del Giorno al Decreto Sostegni bis, il Governo si impegna ad emanare con la massima sollecitudine i Decreti attuativi di cui ai commi 1 e 2 dell’art. 2 della medesima Legge 128, integrando l’elenco originariamente previsto con le tratte citate. Tali tratte dovranno essere recuperate, essendo le risorse concretamente disponibili per tale finalità, come attestato dallo stesso MIMS, attingendo alle risorse del Fondo complementare”, conclude Angiola.

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