Dal 1 di agosto 2021 le Grandi Navi smetteranno di attraversare Venezia e di affacciarsi sul bacino di San Marco. “Una giornata storica” commenta il ministro della cultura Franceschini lasciando palazzo Chigi, dopo il Consiglio dei ministri che ha dato l’ok al decreto Salva Venezia, “un impegno che avevo preso pubblicamente e che abbiamo rispettato”.
Il governo ha dichiarato monumenti i luoghi piu’ iconici della laguna. Dal comune parlano di una soluzione “che il sindaco Luigi Brugnaro chiedeva da 12 anni, da quando rappresentava la Confindustria veneziana”, mentre il governatore veneto Zaia definisce il decreto “un segnale positivo per l’Unesco e la platea internazionale”.
Il presidente del Consiglio aveva convocato il 2 luglio a Palazzo Chigi i tanti ministri coinvolti dal dossier, dal titolare dell’economia Daniele Franco al ministro delle Infrastrutture Giovannini, dal titolare del Turismo Massimo Garavaglia a quello della Cultura Dario Franceschini fino a Francesco D’Inca’, ministro dei rapporti con il Parlamento.
Ed ecco ora il provvedimento che si fa forte del Codice per i beni culturali e il paesaggio per dichiarare il Bacino di San Marco, il Canale di San Marco e il Canale della Giudecca monumento nazionale e vieta il transito di qualsiasi nave superi le 25 mila tonnellate di stazza (il limite auspicato era di 40mila) o abbia uno scavo che superi i 180 metri o ancora un’altezza (tiraggio aereo) superiore ai 35 metri (con l’esclusione delle Navi a vela o miste a vela-motore).
Mentre impone che il combustibile usato per le manovre rispetti l’ambiente, con una percentuale di zolfo non superiore allo 0,1%.
A gestire l’operazione sara’ il Presidente dell’Autorita’ di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale di Venezia, Fulvio Lino Di Blasio, nominato Commissario Straordinario.