Principale Politica Berlusconi: partito unico del centrodestra per il 2023, io resto in campo

Berlusconi: partito unico del centrodestra per il 2023, io resto in campo

L’appello del leader di Forza Italia a Salvini e Meloni: “Nessuna identità va sacrificata, modello è il partito repubblicano Usa. Fino a oggi il centro-destra si è dimostrato unito e spesso vincente nelle occasioni elettorali ma non sempre ha saputo governare unito o rimanere unito all’opposizione

© Alessandro Bremec / NurPhoto / AFP
– Silvio Berlusconi

“È un duplice appello, quello che rivolgo ai nostri amici del centro destra, a Matteo Salvini e a Giorgia Meloni: dobbiamo costruire da qui al 2023 quel partito unico che rappresenti la maggioranza degli italiani e che dia stabilità al governo del centro-destra”.

Lo ha detto Silvio Berlusconi nel suo intervento da remoto alla convention organizzata da Forza Italia a Castione della Presolana.

“Non dobbiamo smettere di guardare avanti ed essere anche consapevoli che il nostro Paese non uscirà dalla crisi se non saprà riformare a fondo il sistema dei partiti, il sistema della rappresentanza politica – ha aggiunto Berlusconi – Il nostro compito è quindi quello di costruire un ‘partito repubblicano’ sul modello americano, nel quale il centro e la destra democratica si trovino insieme per governare il Paese. Questa è una condizione indispensabile – non meno dei provvedimenti economici – perche’ l’Italia possa davvero ripartire”.

Ci anima la passione civile, l’amore per il nostro Paese con il quale siamo scesi in campo 27 anni fa e con il quale guardiamo al futuro – ha proseguito il leader di Forza Italia – è la ragione per la quale sono ancora in campo e intendo rimanerci, nonostante tutto quello che mi è successo in questi anni, nonostante una strumentalizzazione di vicende giudiziarie del tutto infondate”.

“Mi conoscete, non mi sono mai fatto scoraggiare dagli ostacoli di qualsiasi tipo, ho fatto e continuerò a fare tutto quello che considero giusto e utile per il mio Paese, per i nostri valori, per la libertà”, ha aggiunto Berlusconi.

“Fino a oggi il centro-destra si è dimostrato unito e spesso vincente nelle occasioni elettorali, ma non sempre ha saputo governare unito o rimanere unito all’opposizione fra un’elezione e l’altra – ha spiegato – questo non accadrebbe se fossimo un solo partito, capace di riassumere storie e identità diverse senza sacrificarne nessuna”.

“Proprio per questo, perché nessuna identità va sacrificata – ha spiegato – invito tutti i nostri azzurri a non preoccuparsi: questo progetto non significa affatto la smobilitazione o la liquidazione di Forza Italia. Al contrario, noi di Forza Italia dobbiamo rafforzarci, organizzarci ancora meglio, estendere la ricerca del consenso, sapendo che un centro-destra unito sara’ un centro destra di governo solo se la nostra area, l’anima liberale, cristiana, europeista, garantista, sarà ampiamente e fortemente rappresentata”.

I miei figli con la politica non c’entrano niente“, dato che “per scelta loro e mia nessuno di loro si occupa di Forza Italia”. ha detto Berlusconi.

“Questa mattina ho letto con sconcerto su alcuni quotidiani e un periodico che la mia famiglia e alcuni miei collaboratori si starebbero adoperando sulle vicende che riguardano Forza Italia, i rapporti con la Lega e il progetto del centrodestra italiano – sottolinea – sono notizie assolutamente inventate che travisano radicalmente il senso della nostra iniziativa politica“.

“Mi spiace che ancora una volta la mia famiglia sia chiamata in causa – ha aggiunto – i miei figli con la politica non c’entrano niente. Ho un rapporto di profondo affetto con i miei cari ma per scelta loro e mia nessuno di loro si occupa in alcun modo di politica e tanto meno del futuro di Forza Italia e lo stesso vale per i manager che continuano ad occuparsi brillantemente delle aziende che ho fondato”.

“Qualsiasi decisione su Forza Italia la prendo io, facendo sintesi con il nostro gruppo dirigente”, dice tra gli applausi.

Berlusconi è poi tornato a insistere sulla “riforma fiscale, indispensabile perché il Paese possa ripartire, una riforma basata su un deciso taglio delle aliquote”.

È anche per questo che gli azzurri sostengono il governo Draghi, per “portare – ha spiegato Berlusconi – il nostro contributo di idee e di proposte, con spirito costruttivo e responsabile”.

Secondo il leader di FI, la proposta di riforma fiscale da lui promossa “consentirà di non pagare nulla a chi guadagna meno di 12.000 euro l’anno e per tutti i redditi medio bassi di risparmiare dai 100 ai 400 euro di tasse ogni mese”.

Berlusconi ha poi ribadito la “richiesta di sospensione di tutte le cartelle esattoriali fino al 31 dicembre e la richiesta di composizione in termini ragionevoli del contenzioso degli anni passati”.

Infine, ha affermato, “è scontata la nostra assoluta opposizione ad ogni forma di tassazione patrimoniale e di tassa di successione”. agi

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