Principale Arte, Cultura & Società La geneologia del filosofo Giambattista Vico curata dall’araldista e genealogista Nicola Pesacane

La geneologia del filosofo Giambattista Vico curata dall’araldista e genealogista Nicola Pesacane

Giovanni Mercadante

Nicola Pesacane con l’abito di Malta

Un lavoro meticoloso  mai affrontato in modo così approfondito e certosino sulla genealogia del noto filosofo, storico e giurista napoletano Giambattista Vico (n.23 giugno 1668 -m. 23 gennaio 1744).   

Lo ha fatto il giurista Nicola Pesacane (1962) di Napoli, appassionato di araldica e genealogia, pubblicando una monografia appunto dal titolo “La genealogia completa ed inedita di Giambattista Vico”, Caramanica Editore/Marina di Minturno (Latina)/febbraio 2021, col patrocinio del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, Delegazione di Abruzzo e Molise; e con l’ANCCI/Associazione Nazionale Cavalieri Costantiniani Italiani.

Pesacane, insieme all’attività forense, ha da sempre affiancato gli studi araldici, genealogici, nobiliari e “cognonomastici”, tanto che nel 2012 ha conseguito con il massimo dei voti i titoli accademici di Master in Diritto Nobiliare e Cavalleresco, Araldica e Genealogia presso l’Università statale di Madrid.

Inoltre, oltre a ricoprire incarichi universitari in Roma sia come professore in Diritto nobiliare, Araldica e Genealogia che di ricercatore in materie giuridiche, ha pubblicato numerosi scritti  a carattere storico-araldico-genealogico nonché su siti web specializzati.

Infine,  unitamente ad altri studiosi (F. Ciufo, P.F. degli Uberti, M. Crisconio e M. Ulino) ha pubblicato la sua prima opera dal titolo “Introduzione alla genealogia e all’araldica. L’Istituto Nobiliare del Regno di Napoli”.

Dal 2010 N. Pesacane  veste l’abito del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio  grazie all’interessamento del prof. Avv. Franco Ciufo; mentre dal 2019 quello del Sacro Militare Ordine di Malta nel Gran Priorato di Napoli e Sicilia.

Il filosofo Giambattista Vico

La geneaologia sul filosofo Giambattista Vico affrontata da N. Pesacane è un’opera di assoluto interesse storico, in quanto nonostante altri studiosi si fossero interessati sulle sue origini, tra cui Benedetto Croce,  mancavano molti altri tasselli per completare il mosaico, di cui fu costellata la vita di questo grande personaggio dell’età dei lumi (1700).

L’autore, da bravo genealogista, ha setacciato con la lente d’ingrandimento non solo documenti d’archivio, di cui Napoli è senz’altro ricca, ma si è armato di una illuminante pazienza da detective facendo sopralluoghi dove la famiglia di G. Vico abitò e lo  stesso da sposato si trasferì. Le case ove dimorò G. Vico furono otto. L’ultima abitazione del filosofo è stata scoperta proprio da N. Pesacane analizzando documenti e voci che nel tempo si erano intrecciati come una matassa rendendo difficile l’individuazione e attribuzione dell’ultima dimora. Ha avuto la meglio il suo fiuto da detective.

Nicola Pesacane con l’abito dei Cavalieri Costantiniani di San Giorgio

Altro aneddoto particolare fu il funerale del filosofo e la sua sepoltura;  una lapide in memoria fu posta nella chiesa dei Gerolomini dal figlio prof. Gennaro De Vico. Corse  voce che in vita il filosofo fosse stato insignito del titolo di Conte Palatino (strumento onorifico rilasciato dal Papa, n.d.A.), ma non era vero, altrimenti avrebbe avuto anche lo stemma che sulla lapide ovviamente non fu aggiunta.

L’origine e significato del cognome De Vico è sta un’altra ricerca molto articolata consultando libri di nascita e dei battezzati delle parrocchie di Sant’Aniello e di San Benedetto a Maddaloni, oltre ai registri di matrimonio.

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