Principale Ambiente, Natura & Salute Rete Ambientalista «C’è giustizia a Taranto»

Rete Ambientalista «C’è giustizia a Taranto»

ambiente svenduto

Da Rete Ambientalista riceviamo e pubblichiamo

Rete Ambientalista. Nella foto sul Sito: Fabio Riva è la persona che nel corso di una conversazione intercettata disse: ‘Due tumori in più al mese? cosa vuoi che siano? Una minchiata.

Rete Ambientalista «Ora possiamo dirgli: 22 anni di reclusione cosa vuoi che siano? Una minchiata.»

Questa sentenza rappresenta una svolta storica sul piano giudiziario per la città di Taranto.  E non solo, speriamo.

Questa sentenza è un macigno sulle azioni del Governo, ma, non saremmo un Paese credibile e giusto se all’interno del PNRR  e, a partire dall’ex Ilva, non si avviasse una vera transizione ecologica che parta dalla chiusura immediata dell’area a caldo dell’acciaieria (confiscata dalla sentenza e in attesa della pronuncia del Consiglio di Stato).

Rete Ambientalista – Duro colpo per l’Ilva di Taranto, al processo “Ambiente svenduto”

Durato cinque anni, per associazione a delinquere finalizzata al disastro ambientale, omissione dolosa di cautele sui luoghi di lavoro, avvelenamento di sostanze alimentari, corruzioni in atti giudiziari, omicidio colposo e altre imputazioni,

E così la Corte di Assise di Brindisi condanna a vario titolo: 22 anni di reclusione a Fabio Riva e 20 al fratello Nicola21 anni e 6 mesi a Girolamo Archinà responsabile delle relazioni istituzionali e definito dall’accusa come la “longa manus” dei Riva verso istituzioni e politica

21 anni a Luigi Capogrosso direttore dello stabilimento; 18 anni e 6 mesi a Lanfranco Legnani, Alfredo Ceriani, Giovanni Rebaioli e Agostino Pastorino considerati una sorta di “governo ombra” dei Riva

3 anni e 6 mesi a Niki Vendola ex governatore della Puglia accusato di concussione aggravata in concorso;

3 anni a Gianni Florido ex presidente della Provincia e a Michele Conserva ex assessore provinciale all’ambiente per concussione

15 anni e 6 mesi a Lorenzo Liberti ex consulente della procura;   2 anni per favoreggiamento a Giorgio Assennato ex direttore di Arpa Puglia.

5 anni e 6 mesi a Francesco Perli avvocato dei Riva; eccetera per un totale di 47 imputati (44 persone fisiche e 3 società)

Trasmissione degli atti alla procura per l’ipotesi di falsa testimonianza per l’ex arcivescovo della diocesi di Taranto Benigno Papa. Insomma una bella associazione a delinquere industriale, politica, amministrativa, legale, ecclesiale.»

Redazione Corriere di Puglia e Lucania

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