Principale Ambiente, Natura & Salute ILVA-Bonelli (Verdi) Dura sentenza contro un sistema politico-economico che ha svenduto Taranto

ILVA-Bonelli (Verdi) Dura sentenza contro un sistema politico-economico che ha svenduto Taranto

ILVA-Bonelli

ILVA-Bonelli “A Taranto, per decenni, si è inquinato senza che nessuna istituzione locale, regionale e nazionale facesse qualcosa: hanno chiuso gli occhi e legato le mani per non firmare atti a tutela della salute.

La magistratura, purtroppo, è dovuta intervenire per fare quello che la politica avrebbe dovuto fare”.

Così, in una nota, il coordinatore nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli,  da tempo impegnato in difesa della popolazione tarantina e oggi presente alla pronuncia della sentenza per il processo “Ambiente svenduto” in cui i Verdi sono parte civile.

“Tutti sapevano che il 93% della diossina e il 67% del piombo immessi in atmosfera in Italia, – spiega l’ ambientalista -, dall’Ilva di Taranto.

Un inquinamento che ha provocato, rispetto alla media pugliese, un aumento dell’incidenza di mortalità e di malattie tumorali tra i bambini e le bambine rispettivamente del 21% e del 54% secondo le indagini epidemiologiche.

Nel 2018, alla masseria Fornaro e al quartiere Tamburi, sono stati registrati picchi di diossina del +916%. Tredici decreti Salva-Ilva hanno consentito all’acciaieria di continuare a produrre nonostante le emissioni fuggitive.

Decreti che hanno sospeso le leggi sulla sicurezza sul lavoro, come il decreto 92/2015 dell’ex ministro Calenda che fu poi dichiarato illegittimo con sentenza della Consulta n.58/2018”.

“Una giuria di tutte donne oggi ha emesso una dura sentenza. Eppure, – spiega, – nessuna aula di tribunale potrà risarcire del dolore versato dalle famiglie tarantine.

Un sistema politico, amministrativo ed economico ha svenduto la città di Taranto. La vicenda tarantina è il simbolo del fallimento della politica italiana che ha gridato allo scandalo perché era la magistratura a dettare la politica industriale, quando il vero scandalo non era solo lei che nulla ha fatto contro i veleni, ma il dramma tarantino stesso.

Alle istituzioni italiane, – conclude Bonelli, – è mancata, e manca, una visione strategica del futuro dal punto di vista industriale, a differenza della Spagna, dell’America, della Germania, dove, a Bilbao, Pittsburgh e nel bacino della Ruhr, sono stati realizzati imponenti progetti di conversione industriale in chiave ecologica, rilanciando occupazione ed economia”.

Redazione Corriere di Puglia e Lucania

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