Solo da 4 mesi al vertice dell’Arma e già si respira aria nuova.
La politica di Teo Luzi è chiara e semplice: adeguare l’Istituzione al nuovo contesto sociale puntando sul Carabiniere uomo e professionista.
Un vero e proprio cambio di paradigma e uno scossone come non si avvertiva da anni.
Tante le tematiche all’ordine del giorno e tanti gli obiettivi da raggiungere per una struttura ricca di articolazioni e competenze.
Dai perimetri cyber alle frodi sanitarie, dal contrasto al terrorismo internazionale all’affare ecomafie.
Proprio pochi giorni fa la cattura di Morabito, secondo solo a Messina Denaro, ha suscitato l’entusiasmo di tutto il Paese che, unanime, ha ringraziato gli uomini del ROS.
Questo è il processo in corso di ammodernamento logistico (vestiario tecnico, autoparco rinnovato e prossimamente i taser)
Poi si continuerà con un costante e graduale miglioramento dei turni di servizio anche in relazione alle nuove leve in arrivo.
Ma Teo Luzi non guarda solo al professionista 2.0, Luzi guarda, soprattutto, all’uomo e alle esigenze personali.
Per questo ha avviato una serie di iniziative con gli organi della rappresentanza militare e col mondo dell’associazionismo sindacale.
Ai rappresentanti di queste organizzazioni interne il comandante dei Carabinieri ha dato massima disponibilità
Pieno supporto affinché siano individuate le difficoltà e siano migliorati i parametri ad ogni livello di comando.
Anche ai tavoli politici Luzi sta facendo tanto e bene, basti pensare alle ultime relazioni in Commissione Difesa,
Qui il generale ha descritto i punti programmatici dell’Arma, ricevendo il consenso unanime della platea parlamentare, e ai recenti protocolli strategici siglati per il benessere degli uomini e delle donne della Benemerita.
Luzi dunque indica la giusta rotta alla “nave Carabiniere” che si dirige verso un 5 giugno sereno e lontano dalle burrasche, per festeggiare i 207 anni di storia.