La Poesia è per tutti
foto di copertina Federico Garcia Lorca
… la poesia non si mangia ma può diventare indispensabile
Rubrica culturale del Corriere di Puglia e Lucania, a cura di Maria Pia Latorre ed Ezia Di Monte
L’intento della rubrica è quello di sfatare l’idea che la poesia sia qualcosa di astruso e che possa piacere o non piacere. In realtà la poesia è nelle nostre vite più di quanto noi possiamo immaginare. Basti pensare alla commistione della poesia con le altre forme artistiche, per esempio alla musica pop, di cui essa è un riflesso.
Proporremo, ogni giorno, pochi grammi di poesia, legati ad un fatto del giorno o ad una data da ricordare sperando che, tra le mille incombenze quotidiane, ogni Lettore, possa ritagliarsi qualche minuto per stare a contatto con l’universo poetico che vibra intorno a noi.
Buona Poesia!
Maria Pia Latorre ed Ezia Di Monte
redazione@corrierepl.it
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ll 25 maggio 1986, muore a Bordighera Carlo Betocchi.
Era nato a Torino da padre ferrarese e da madre toscana. Si trasferisce ancora piccolo a Firenze, nel 1906, per seguire il padre, impiegato delle Ferrovie dello Stato. Successivamente, va a vivere a Trieste, Roma, Bologna e Venezia. Fra i poeti ermetici è considerato una sorta di guida morale.
Nel 1928 con Piero Bargellini fonda la rivista Frontespizio, e partecipa fino al 1938 allo sviluppo della rivista di ispirazione cattolica, nella quale, nel 1934, pubblicherà i suoi primi versi e la sua prima raccolta poetica Realtà vince il sogno (1932). Nel 1939 lascia Firenze e si trasferisce a Trieste, dove gli viene assegnata la cattedra di materie letterarie presso il conservatorio musicale di Venezia.
Tornato definitivamente a Firenze, nel 1953, insegna con le stesse mansioni presso il Conservatorio Luigi Cherubini e continua a collaborare a varie riviste, tra cui La Chimera, La Fiera Letteraria e L’Approdo letterario, di cui rimane redattore fino al dicembre del 1977, anno di cessazione della prestigiosa rivista.
Nel 1958 gli viene affidata la redazione della trasmissione radiofonica L’Approdo.
Dal 1932 sono numerose le sue raccolte poetiche. Del 1999 è Dal definitivo istante, con poesie scelte, di cui molte inedite. Da ‘Poesie del sabato’ (Mondadori, 1980) :
ROTONDA TERRA
Rotonda terra, scena che si ripete,
in te, del saluto serale. consuetudine
mia planetaria, con te e i tuoi tramonti:
trasalimento, di tegola in tegola,
del mio vivere che se ne va col tuo
trapassare, lume diurno, lento,
sul tetto davanti casa; e mio formarsi,
intanto, un petto come di colomba;
e metter piume amorose per la notte
che viene; ravvolgermi unitario
con essa: pigolìo interiore; perdita
dell’umano. divenir mio universale.