Principale Arte, Cultura & Società Musica, Eventi & Spettacoli La musica perde un maestro, è morto Franco Battiato

La musica perde un maestro, è morto Franco Battiato

L’eclettico cantautore e musicista siciliano di “La voce del padrone” aveva 76 anni ed era malato da tempo

© AGF – Franco Battiato

AGI- – Il mondo della musica è in lutto per la morte di Franco Battiato, il grande ed eclettico cantautore e musicista siciliano che ha spaziato dalla musica pop a quella colta, spentosi a Milo, vicino a Catania. I funerali avverranno in forma privata.

Maestro di tutti i generi

Battiato era nato il 23 marzo 1945 a Riposto, in provincia di Catania. è stato maestro di tutti i generi musicali, dal rock progressivo alla musica leggera, approfondendo anche la canzone d’autore, quella etnica ed elettronica e l’opera lirica.

Un musicista-poeta, raffinato e colto, che ha saputo anche emozionare, toccando nel profondo l’animo umano. Una carriera strepitosa, quella di Franco Battiato, iniziata nel 1964, quando dalla Sicilia si stabilisce a Milano – “città della nebbia dove mi sono trovato benissimo” – frequentando i cabaret dove c’erano Paolo Poli, Enzo Jannacci, Renato Pozzetto e Bruno Lauzi, e terminata due anni fa, quando il suo manager Francesco Cattini annuncia il ritiro dalle scene.

In tutti questi anni Battiato frequenta tutti i generi musicali, compone molta musica sperimentale ma anche canzoni di enorme successo, basti ricordare il suo album capolavoro “La voce del padrone”, il fortunato sodalizio con Alice negli anni 80, la ventennale collaborazione con il filosofo Manlio Sgalambro, che ha dato vita ad alcuni dei brani più intensi della musica italiana. L’esempio più eclatante è La cura, una delle canzoni d’amore più belle mai composte.

La canzone di protesta

Gli anni 60 sono quelli della canzone di protesta, ma a partire dal 1971 l’artista abbandona il formato canzone per dedicarsi completamente alla musica sperimentale, facendo un uso costante di strumenti e sonorità elettroniche.

In questo periodo pubblica, lungo la prima metà degli anni settanta, alcuni album per l’etichetta indipendente Bla Bla fra cui l’esordio Fetus (recante in copertina l’immagine di un feto, all’epoca censurata) che vende circa 7000 copie. Il disco seguente, Clic, pubblicato nel 1974, è interamente dedicato al musicista e amico Karlheinz Stockhausen.

L’incontro con Giusto Pio

In quel periodo il cantautore conosce il musicista Giusto Pio, con il quale stringerà un proficuo sodalizio artistico; lo stesso Giusto Pio gli impartirà, negli anni a venire, molte lezioni di violino. Per la Ricordi esce, l’anno seguente, Juke Box, prima collaborazione con il violinista e pensato come colonna sonora del film tv Brunelleschi.

Sempre nel 1978, produce il primo disco del musicista veneto dal titolo Motore immobile. L’ultimo album pubblicato con la Dischi Ricordi è L’Egitto prima delle sabbie’. Con l’omonima traccia (brano di 14 minuti di pianoforte che ripete un solo accordo per tutta la durata della traccia), si aggiudica, nel 1979, il Premio Stockhausen di musica contemporanea.

Il successo con “La voce del padrone”

Il successo commerciale e la grande notorietà arrivano negli anni 80 con il suo capolavoro “La Voce del Padrone” (1981), un album denso di citazioni ma orecchiabile, che fa aumentare il numero dei suoi ammiratori. Canzoni indimenticabili come ‘Bandiera bianca’, ‘Cerco un centro di gravità permanente’, Cuccurucucù, che portano l’album a scalare le classifiche, raggiungendo la prima posizione nel mese di marzo, e mantenendo ininterrottamente il primato fino a inizio autunno.

A fine anno ‘La voce del padrone’ risulterà essere il primo album italiano ad aver oltrepassato il milione di copie vendute, superando ogni aspettativa dell’autore e della casa discografica. Dalla rivista Rolling Stone, il disco è collocato al secondo posto, nella lista dei 100 album italiani più belli di ogni tempo.

Il sodalizio con Alice

Gli anni 80 sono anche quelli del sodalizio musicale – uno dei più in voga in quel periodo – con la cantante Alice, (vero nome Carla Bissi). I due iniziarono a collaborare nel 1980 con l’uscita dell’album Capo Nord, consacrazione della loro affinità artistica e personale, che porterà non solo alla creazione di brani strepitosi, ma anche ad un’amicizia che si protrarrà per tutta la vita.

E dopo il successo del singolo ‘Il vento caldo dell’estate’, e la pubblicazione nel 1981 nell’album omonimo ‘Alice’, per la scoperta del musicista catanese, ecco che arriva la vittoria a Sanremo con il brano ‘Per Elisa’.

Tra i duetti che hanno fatto sognare ci sono ‘Chanson Egocentrique’ del 1982 e ‘I treni di Tozeur’ del 1984, con la quale si esibiscono all’Eurofestival. Nel 1985, Alice dedicherà a quello che era diventato il suo maestro l’intero album ‘Gioielli rubati’.

L’influenza orientale

Amante delle filosofie orientali e del sufi, Battiato trasferisce la sua passione nella musica. In ‘Vite parallele’ Battiato affronta il tema della reincarnazione (già argomentato in Caffè de la Paix), della quale il cantautore è un fermo sostenitore. Il disco viene promosso in molte trasmissioni musicali, aggiudicandosi nel 1999 la Targa Tenco come miglior album dell’anno.

I brani ‘Shock in my town’, ‘Il mantello e la spiga’ e ‘Vite parallele’ furono eseguiti da Battiato, come opite fuori gara, al quarantanovesimo Festival di Sanremo, alla presenza del filosofo Manlio Sgalambro e con Giusto Pio alla direzione dell’orchestra.

Con questa rassegna Giusto Pio si ritirò a vita privata, dopo aver accompagnato nelle composizioni, negli arrangiamenti e nelle direzioni d’orchestra la produzione artistica di Battiato per oltre vent’anni.

Gli anni 2000 tra pop e sperimentazione

All’alba del nuovo millennio Battiato affronta un nuovo lavoro sospeso fra pop e sperimentazione dal titolo ‘Ferro battuto’, uscito nuovamente per la EMI nella primavera del 2001. Nel disco troviamo un duetto con il leader e cantante dei Simple Minds, Jim Kerr.

Due anni più tardi, nel maggio del 2003, il musicista riceve dal Presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi la Medaglia ai benemeriti della cultura e dell’arte, ritirata nel Palazzo del Quirinale

Il nuovo decennio si apre con l’insolita partecipazione dell’artista al Festival di Sanremo, condotto dall’amico e cantante Gianni Morandi, ma vede anche un tour di grande successo con Alice, dal febbraio ad aprile 2016: trentadue date italiane quasi tutte sold out, con l’accompagnamento della Ensemble S2017 Battiato tiene il suo ultimo concerto al Teatro romano di Catania; le ultime quattro date del tour vengono annullate per motivi di salute.

La (breve) parentesi politica

Nella vita di Battiato c’è stato un breve spazio pure per la politica: nel 2012 entra a far parte della Giunta regionale come Assessore alla Cultura ma resterà poco in carica perchè alcune sue dichiarazioni sollevano molte polemiche e il presidente gli revoca l’incarico. “Non sono nè di destra nè di sinistra, io sono in alto” dirà poi Battiato in un’intervista in tv.

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