Principale Politica Orgoglio e dignità per l’Italia

Orgoglio e dignità per l’Italia

Riceviamo e pubblichiamo

Nei giorni scorsi sono stati arrestati in Francia sette ex brigatisti Enzo Calvitti, Giovanni Alimonti, Roberta Cappelli, Marina Petrella e Sergio Tornaghi, più Giorgio Pietrostefani di Lotta Continua e Narciso Manenti del gruppo Nuclei Armati contro il Potere Territoriale, e altri tre sono fuggiti. Pietrostefani, deve scontare 14 anni come mandante dell’omicidio del commissario di Polizia Luigi Calabresi.

tre in fuga sono Luigi Bergamin, appartenente al gruppo armato di Cesare Battisti (della serie ritorna), Maurizio Di Marzio e Raffaele Ventura; i fuggitivi  ben consigliati, due di loro Luigi Bergamin e Raffaele Ventura si sono costituiti, mentre il terzo Maurizio Di Marzio, è ancora latitante, e per quest’ultimo, grazie alla protezione francese, il 10 maggio scorso è scattata la prescrizione. Le famiglie delle vittime e l’Italia intera “ringrazia” la Francia per questo regalo.

Queste “brave persone” hanno goduto della protezione di vari Presidenti della Repubblica francese, tra questi “brillano” il socialista Lionel e Nicolas Sarkozy; antesignano di questa vergogna il socialista Mitterrand che, senza una norma giuridica specifica, con molta fantasia si inventò una “dottrina orale” che ha consentito a questi assassini, condannati con sentenza passata in giudicato in Italia, di svernare impunemente in Francia. Si potrebbe obiettare che finalmente questa squallida vicenda è giunta a conclusione, ebbene non è affatto certo che questi “campioni” saranno estradati, per capirlo, basta scorrere un appello pubblicato lo scorso aprile sul quotidiano francese Le Monde da parte di scrittori e intellettuali che invocavano “la riaffermazione della dottrina Mitterrand”.

Gli interrogativi che dobbiamo porci sono tanti, come è possibile che un Paese appartenente alla comunità europea possa dare asilo a terroristi italiani che oltre a essersi macchiati le mani del sangue innocente di servitori integerrimi dello Stato e, dopo aver ricevuto condanne penali passate in giudicato consente a questa gente di farla franca, muovendosi liberamente sul territorio francese in barba alla giustizia italiana.

Lo Stato italiano bene ha fatto ad avanzare la richiesta di estradizione, ma ci chiediamo come sia possibile sedersi agli stessi tavoli europei, con chi ha da decenni sottratto alla giustizia italiana volgari assassini. Ma è lecito anche chiedersi come può il Consiglio europeo voltare le spalle e far finta che il problema non lo riguardi.

Smettiamola di giocare con le parole, il tentativo messo in atto da alcuni pseudo intellettuali, magari appartenenti alla stessa area, è ancora quello che hanno ucciso per la politica; gli assassini non centrano mai con la politica, andavano e vanno rapidamente estradati per pagare il loro debito per le vite che hanno spezzato, per restituire dignità al nostro Paese e, certamente non ultimo, non per una vendetta tardiva, ma per affermare che lo Stato c’è e per dare conforto alle tantissime famiglie che si sono viste privare vigliaccamente dei loro cari innocenti.

In questo contesto, si inserisce anche il sig. Cesare Battisti, da poco associato alle carceri italiane grazie al Presidente Bolzonaro, anch’egli aveva per anni usufruito della tutela che va sotto il nome di “dottrina Mitterrand”, poi quando la rete dei terroristi operante in Francia lo aveva allertato per una possibile estradizione, il Battisti si rifugiava in Brasile, sotto l’ala protettiva dell’allora Presidente Lula, omologo di Mitterrand.

Quello che sconcerta Orizzonte Italiano e indigna il popolo italiano, riguarda i comportamenti di un altro campione della il-legalità, ex presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva si è scusato con “il compagno Napolitano” e con il popolo italiano per aver dato rifugio all’ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo Cesare Battisti, ovvero per non averlo estradato come richiesto per anni dalle autorità italiane. Ha poi aggiunto che “Ho moltissimi amici nella politica italiana, nei sindacati, nella Chiesa. Sono amico del presidente Enrico Letta, conosco Prodi”.
Se corrisponde al vero che i citati sono “amici” di Lula, restiamo basiti come mai non sono intervenuti a tempo debito per farlo desistere dal tutelare un criminale, condannato in via definitiva in Italia e scampato all’estradizione in Francia. Non c’è che dire, un capolavoro di ipocrisia sbattuto in faccia agli italiani.

L’altra domanda che dobbiamo porci, ma sono solo questi dieci i terroristi scampati in Francia e coccolati dalle autorità francesi? Ebbene no, sono oltre trecento, un vero esercito, con il tacito consenso degli organismi europei.

Chiediamo che il Governo italiano ritiri l’Ambasciatore dalla Francia e ponga il problema del terrorismo internazionale, giudicando inconcepibile che un autorevole Paese, membro della comunità europea, continui a tutelare terroristi che si sono macchiati di sangue innocente; in mancanza, l’Italia deve minacciare di uscire da questa Europa, che non rappresenta minimamente quella dei padri fondatori.

Il tradimento degli organismi europei non è una invenzione di Orizzonte Italiano, ma lo si riscontra anche nell’atto celebrativo del cinquantesimo anniversario del trattato di Roma, celebrato in Berlino il 25 marzo 2007, nel quale viene sancito: “Lotteremo assieme contro il terrorismo, la criminalità organizzata e l’immigrazione illegale. Anche nella lotta contro i loro oppositori difenderemo il diritto alla libertà e i diritti civili. Razzismo e xenofobia non devono trovare mai più terreno fertile”. Parole, parole vuote, mai messe in esecuzione!

Orizzonte Italiano denuncia che tale enunciazione di principio è stata gravemente calpestata, non si può consolidare una Europa su queste gravissime violazioni, in queste vicende oscure e vili, germoglia il seme della repulsione verso una comunità matrigna, che ipocritamente volta le spalle a fatti di sangue gravissimi, consentendo a terroristi di farla franca per circa quaranta anni.

I tempi che si profilano all’orizzonte per l’estradizione sono lunghissimi, tanto da farci dubitare che una non rielezione di Emmanuel Macron potrebbe ancora una volta consentire a questi volgari assassini di farla franca, alla faccia delle tante vite spezzate e del dolore delle famiglie mai sopito.

Orizzonte Italiano questo documento intende portarlo ai propri Organi statutari per una azione continua e pressante, coinvolgendo larghe fasce del popolo italiano, fino a quando, finalmente, potremo alzare la testa per la riconquistata dignità e orgoglio di popolo, da troppo tempo calpestata.

Orizonte Italiano

Il Segretario Politico Nazionale      

Alessandro Calabrese   

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