Principale Ambiente, Natura & Salute Le filiere territoriali dell’agrifood: il modello sardo per una ripartenza sostenibile

Le filiere territoriali dell’agrifood: il modello sardo per una ripartenza sostenibile

Una ripartenza sostenibile – Il sindaco Truzzu è intervenuto al tour virtuale di Be Local che ieri mattina ha fatto tappa a Cagliari

“Cagliari offre una realtà a misura d’uomo che sta facendo della resilienza un valore. Ancora di più se si considerano le difficoltà del momento, con grandi spazi aperti e un patrimonio naturalistico- ambientale unico racchiuso tra terra e acqua, punti di eccellenza per continuare il percorso di crescita della città. Questo ci ha spinto anche a fare una scelta coraggiosa, cioè la candidatura a Capitale verde d’Europa 2023, in cui verde non significa solo presenza di giardini e parchi, ma anche capacità di intercettare le traiettorie dell’innovazione, la transizione digitale e quella ecologica”.

Si intitola “Eccellenza e resilienza territoriale nel periodo del Coronavirus”,  il tema con cui il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu ha dato il via alla quarta tappa del tour per l’Italia di Be Local.

Con all’attivo 8% di nuovi nati nel 2020 che “fanno ben sperare per il futuro” e circa 150mila residenti “Cagliari – ha spiegato Primo cittadino – è forse la città che in proporzione abitanti ha più mercati civici”, tutti capaci di offrire prodotti del territorio e del mare di prima qualità. “Mangiar bene significa salute. Inoltre, crescita e sviluppo per la comunità”, ha poi aggiunto pensando in particolare al Mercato di San Benedetto e agli sviluppi che potrebbe avere in chiave turistica, sull’esempio di quello che è avvenuto nei mercati storici di alcune città d’Europa in cui si possono valorizzare i prodotti locali attraverso la degustazione di cibi cotti e che sono diventati luoghi di incontro aperti 24 ore su 24.

Sul fronte “sostenibilità”, importanti le proposte con cui l’Amministrazione comunale intende valorizzare le saline all’interno del Parco di Molentargius e il suo fronte mare. Infatti “la prospettiva è quella di realizzare un progetto di rigenerazione urbana, in chiave ambientale e produttiva”. Insomma l’obiettivo è “migliorare la qualità della vita”, e promuovendo le eccellenze del territorio “creare ricchezza senza inquinare”. Magari attrarre smart worker che qui, nella “Città più bella del mondo” in cui “tutto è a distanza di cinque minuti”, possono sviluppare il proprio lavoro da remoto.

Nato da un’idea dell’imprenditore italo-libanese Georges Mikhael per riunire intorno a un tavolo digitale esponenti delle istituzioni, del mondo bancario, finanziario e delle imprese per discutere i temi più attuali nell’agenda economica italiana (sostenibilità, filiere, digitalizzazione), Be Local si propone come aggregatore di best practices per le piccole e medie imprese, operatori del commercio e dell’agricoltura.

In altri termini a sfida è: costruire nuove filiere capaci di sostenere ripartenza e sviluppo del territorio facendo rete.

Dopo gli appuntamenti di Torino dello scorso 4 dicembre (Be Local: Il valore aggiunto dell’e-commerce nella nuova filiera), di Milano e Roma dell’8 febbraio (Il modello lombardo per una ripartenza sostenibile) e di Arona del 29 marzo (Innovazione tecnologica e sostenibilità al servizio delle eccellenze del territorio e della tradizione), questa mattina di lunedì 10 maggio 2021 è stata la volta di Cagliari. Al centro dell’incontro telematico: “Le filiere territoriali dell’agrifood: il modello sardo per una ripartenza sostenibile”.

Con quello del sindaco Truzzu, in diretta streaming dalle 11 su Youtube, Facebook, Twitter e sul sito Be Local, centrali anche gli interventi di: Walter Sorrentino (amministratore delegato Sardinia Post), con “La comunicazione come leva strategica per la diffusione dei nuovi modelli di impresa”; Carlo Mannoni (direttore generale Fondazione di Sardegna), con “Investire nel territorio per sfidare la crisi: nuove strategie, nuovi progetti a sostegno della crescita della filiera”; Federico Vecchioni (amministratore delegato Gruppo BF BF spa), con “Le eccellenze agricole e i progetti per uno sviluppo sostenibile delle filiere agrifood in Sardegna”; Gabriele Littera (fondatore e consigliere di amministrazione Sardex spa), con “Il ruolo della finanza alternativa per le PMI della Sardegna”; Paolo Sciarrino (responsabile Centro sviluppo direzione Agribusiness Intesa Sanpaolo), con “l’importanza del rilancio dell’economia della Sardegna attraverso la digitalizzazione delle PMI locali”; Mariano Pireddu (amministratore delegato selfcommunity ), con “Testimonial di genialità della silicon valley sarda nel mondo. Il concetto di selfcommunity”; Luca Saba (direttore regionale Coldiretti Sardegna), con “Il ruolo del mondo associativo agricolo per lo sviluppo futuro della Sardegna”; Raimondo Mandis (Slow Food Sardegna), con “l’impegno di Slow Food a sostegno delle filiere territoriali”, Giuseppe Cuccurese (direttore generale Banco di Sardegna), con “Sostenere, promuovere e tutelare le produzioni sarde: il Banco di Sardegna e l’agrifood”.

“Be Local – ha spiegato Georges Mikhael, eclettico imprenditore che opera nella logistica e web – ha l’ambizione di diventare un think tank di alto profilo”. Un laboratorio di idee capace di captare e catalizzare i migliori modelli produttivi, in modo che le pmi possono essere affiancate in tutte le fasi del loro sviluppo; dalla progettazione dell’impresa, al tutoraggio e supporto per l’accesso a nuove linee di credito, sino al sostegno nella ricerca e sviluppo. “Il mio augurio – ha concluso Mikhael – è che Cagliari possa diventare Città verde d’Europa 2023 e che la Sardegna possa diventare città d’eccellenza nello scenario agroalimentare nazionale”. Ripartenza sostenibile.

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