La Poesia è per tutti
foto di copertina Federico Garcia Lorca
… la poesia non si mangia ma può diventare indispensabile
Rubrica culturale del Corriere di Puglia e Lucania, a cura di Maria Pia Latorre ed Ezia Di Monte
L’intento della rubrica è quello di sfatare l’idea che la poesia sia qualcosa di astruso e che possa piacere o non piacere. In realtà la poesia è nelle nostre vite più di quanto noi possiamo immaginare. Basti pensare alla commistione della poesia con le altre forme artistiche, per esempio alla musica pop, di cui essa è un riflesso.
Proporremo, ogni giorno, pochi grammi di poesia, legati ad un fatto del giorno o ad una data da ricordare sperando che, tra le mille incombenze quotidiane, ogni Lettore, possa ritagliarsi qualche minuto per stare a contatto con l’universo poetico che vibra intorno a noi.
Buona Poesia!
Maria Pia Latorre ed Ezia Di Monte
redazione@corrierepl.it
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L’ 8 maggio 1753 nacque in Senegal (o Gambia) Phillis Wheatley . Boston, 5 dicembre 1784).
Nata in Africa, fu catturata e venduta come schiava all’età di sette anni e fu acquistata dalla famiglia Wheatley di Boston. I suoi padroni le insegnarono a leggere e scrivere e la incoraggiarono e sostennero nelle sue aspirazioni letterarie. È stata la prima scrittrice afrostatunitense a veder pubblicata una propria opera. I suoi scritti rappresentano la nascita della letteratura afroamericana . La pubblicazione, nel 1773, di ‘Poems on Various Subjects, Religious and Moral’ le diede fama, e personalità come George Washington lodarono il suo lavoro. La Wheatley fece anche un viaggio in Inghilterra e fu celebrata dal poeta afrostatunitense Jupiter Hammon in un suo componimento. Al raggiungimento del successo come poetessa, i suoi proprietari le concessero la libertà, ma scelse di restare con la famiglia fino alla morte del suo primo padrone e alla conseguente dispersione della famiglia. Sposò quindi un nero anch’egli libero, che però la lasciò ben presto. Morì in miseria nel 1784, mentre stava lavorando ad un secondo libro di poesie, andato poi perduto.
Fu la pietà che mi portò dalla mia terra pagana,
Insegnò alla mia anima ottenebrata a comprendere
Che c’è un Dio, che c’è anche un Salvatore:
Una volta non conoscevo né cercavo la redenzione.
Alcuni guardano alla nostra scura razza con occhio sprezzante,
“Il loro colore è diabolico.”
Ricordate, Cristiani, i Negri, neri come Caino,
Possono essere purificati e unirsi al coro degli angeli.
‘Twas mercy brought me from my Pagan land
Taught my benighted soul to understand
That there’s a God, that there’s a Saviour too:
Once I redemption neither sought nor knew.
Some view our sable race with scornful eye,
“Their colour is a diabolic die.”
Remember, Christians, Negros, black as Cain,
May be refin’d, and join th’ angelic train.
(Traduzione Milena Vallero)