“Alla fine scippo è stato. Ed fa ancora più rabbia la retorica di chi esalta come un successo il 40% di risorse destinate al Sud con il Recovery plan di Draghi. La verità è che alle regioni meridionali doveva andare di più, molto di più. Se si fossero seguiti i criteri utilizzati dall’Ue per ripartire il Recovery fund tra gli Stati membri, infatti, al Sud sarebbero dovuti andare circa il 70% dei fondi stanziati nel complesso per l’Italia. In sostanza, abbiamo assistito a uno scippo di 60 miliardi di euro. Qualcuno adesso si affretterà a dire che non c’era nessun vincolo territoriale. Ma se tu Italia vai a battere cassa a Bruxelles sulla base del ritardo economico e occupazionale del Sud e poi investi il grosso delle tue risorse al Nord, allora qualcosa non quadra. Così come non quadra che al Nord destini i progetti più innovativi, mentre al Sud ricicli progetti vecchi, i cosiddetti progetti sponda, che avresti dovuto coprire con piani già esistenti. E non con il Recovery. Ci sarà spazio e tempo per elencare i fallimenti del PNRR italiano, dei miracoli di Draghi che miracoli sono solo per le solite lobby, dell’economia circolare ancora una volta tradita, del biologico dimenticato, del salario minimo scomparso… Oggi resta un dato incontrovertibile: noi meridionali siamo stati ancora una volta fregati”. Lo dice l’eurodeputata del gruppo Greens/EFA, Rosa D’Amato.