Principale Attualità & Cronaca Lettere al Direttore. 25 Aprile!

Lettere al Direttore. 25 Aprile!

Egr. Direttore,

ricordiamo, senza alcun festeggiamento causato dalla pandemia, civili e militari in congedo il 76° Anniversario della Liberazione, festa di tutti gli italiani.

Il 25 aprile 1945 rappresenta il giorno della conquista della libertà e della democrazia, a seguito di anni, segnati dalla guerra e dalla dittatura; guerra voluta dal nazifascismo che provocò numerosi disastri, sia al nostro paese, che a tutta l’Europa.

76 anni fa tutte le forze democratiche e patriottiche lottarono per il riscatto nazionale e per la costruzione di una nuova identità di tutta la nostra società.

Ricordare e comprendere il proprio passato è fondamentale, perché senza memoria è difficile avere un progetto per il futuro.

Il nostro paese, nel più ampio periodo, deve ritrovare l’unità senza riaprire le ferite del passato, nel rispetto di tutte le vittime e nell’omaggio, non rituale, alla Liberazione dal nazifascismo come riconquista dell’indipendenza e della dignità della Patria. La giornata del 25 aprile deve essere riconosciuta e sentita come giornata storica per tutti gli italiani; è importante dare il giusto riconoscimento alla memoria storica, alla coscienza comune, alle diverse tappe e alle molteplici componenti del processo di maturazione e di lotta che sfociò nell’approdo glorioso di una liberazione piena del nostro paese e del nostro popolo.

Fondamentale è stato l’apporto delle  formazioni partigiane, nelle montagne e nelle città, con un vasto sostegno di solidarietà popolare  anche a molti militari alleati fuggiti dai campi di prigionia che spesso si univano alle unità dei combattenti della libertà. Ma accanto ai partigiani, contributo determinante fu offerto dalle forze anglo-americane, dai militari che si unirono a loro all’indomani dell’armistizio dell’8 settembre 1943. Ci fu anche la resistenza di centinaia di migliaia militari italiani internati in Germania nei campi di concentramento, che respinsero, in schiacciante maggioranza, l’invito a tornare in Italia aderendo al regime repubblicano. Dunque questa più comprensiva visione del percorso che condusse l’Italia dal crollo dell’8 settembre 1943 all’insurrezione del 25 aprile deve favorire oggi un effettivo riconoscimento unitario del nostro paese nel valore della Memoria.  In questo periodo di pandemia e di crisi economica e di perdita di valori, la nostra storia deve essere memoria e futuro, chiarezza e onestà nei confronti dei nostri giovani e di tutti gli italiani.” Mai più guerre e odio tra i popoli”! Nel mondo ci vuole la pace!

Cav. Antonio Guarnieri

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