Principale Politica La politica del M5s non passa più da Rousseau: è divorzio!

La politica del M5s non passa più da Rousseau: è divorzio!

La politica italiana naviga a vista, il mare procelloso di questi tempi pandemici, governi unitari imposti dal Covid o troppi inciuci, vedetela come volete, mettono in chiaro tante cose. Una fra tutte: la politica nella democrazia.

Questo spiega in parte la notizia, riportata dall’Agi:  “ Rousseau “scarica” i vertici M5s: le casse sono “vuote” dopo l’appello inevaso ai morosi di rispettare i patti sui contributi da versare, e per questo la piattaforma di Casaleggio ha deciso di creare un web laico con progetti aperti a tutti i cittadini. “L’Associazione Rousseau cambia strada”: L’annuncio, pubblicato sul Blog delle Stelle, certifica il divorzio tra la piattaforma e i vertici del Movimento 5 stelle.

“La scelta è dolorosa, ma inevitabile – si legge nel messaggio – In questi 15 mesi abbiamo sollecitato costantemente la risoluzione delle criticità. Per otto lunghi mesi abbiamo richiesto più volte di condividere un progetto comune con responsabilità e perimetri ben definiti dei ruoli reciproci e abbiamo proposto concretamente un accordo di partnership per rafforzare e chiarire il legame tra Rousseau e il Movimento così come indicato dagli iscritti attraverso il voto. Abbiamo cercato, in ogni modo, di mantenere forte quel rapporto speciale che ha permesso ad una forza politica di diventare protagonista della storia del nostro Paese e di portare nelle istituzioni migliaia di cittadini con l’elmetto”.

“Ma stare insieme – scrivono nel post i rappresentanti dell’associazione – deve essere una scelta reciproca e deve presupporre rispetto e assunzione di responsabilità da ambo le parti. E questo, purtroppo, non si è verificato”.

Il problema dei mancati versamenti

“A fronte dell’enorme mole di debiti cumulati dal MoVimento 5 Stelle nei confronti dell’Associazione Rousseau e della decisione di chi ritiene di essere il gruppo dirigente del MoVimento di impartire ai portavoce un invito diretto a violare espressamente lo Statuto stesso del MoVimento, omettendo di versare già dal mese di aprile il contributo stabilito per i servizi erogati, questa mattina abbiamo dovuto comunicare a tutto il personale di Rousseau che siamo costretti ad avviare le procedure per la cassa integrazione”. Lo annuncia l’associazione Rousseau in un post pubblicato sul Blog delle Stelle.

Dopo aver annunciato che tutti i dipendenti dell’associazione andranno in cassa integrazione, Rousseau oggi che “oggi non è più possibile sostenere le spese necessarie per il personale che lavora quotidianamente ai 19 servizi di cui il MoVimento 5 Stelle usufruisce”.

L’associazione: “Il Movimento siamo noi”

“Oggi siamo a terra, ma ci rialzeremo perché noi siamo Movimento”, scrive l’associazione. “Sarà un futuro difficile e in salita, ma coerente, sfidante e intellettualmente onesto come siamo sempre stati”, aggiunge.

“Nonostante tutto, noi seguiteremo – nel limite del possibile e per rispetto verso tutte le persone che credono nel progetto – a fare la nostra parte onorando i nostri impegni, come sempre. A tal fine, manterremo la piattaforma attiva applicando ovviamente pesanti ridimensionamenti”, si legge nel post pubblicato sul Blog delle Stelle.

“Da parte nostra, proseguiremo nell’onorare i patti fino a che non siano consensualmente modificati da soggetti legittimati a farlo, nel rispetto delle regole che la comunità del MoVimento ha deciso di darsi. Nei prossimi giorni comunicheremo con trasparenza – sia agli attivisti che ai portavoce che sono tenuti ancora oggi a contribuire al sostentamento di questi stessi servizi – le modalità attraverso cui svolgeremo queste attività. La situazione è difficile e ci lascia ingiustamente sulle spalle un peso enorme, ma la nostra missione non si fermerà”, assicura l’associazione Rousseau.

La replica di M5s

M5s ha replicato in un post pubblicato sul profilo Facebook del Movimento: “La democrazia diretta, la partecipazione, il coinvolgimento degli iscritti nelle decisioni non dipendono dal singolo strumento utilizzato ma dalla volontà del Movimento 5 Stelle di affidarsi alla democrazia diretta avvalendosi prioritariamente di strumenti digitali”.

“Questa volontà – prosegue il posto – rimane invariata, il nostro cuore pulsante è la democrazia diretta, qualunque sia lo strumento utilizzato. Le scelte dell’associazione Rousseau dell’ultimo anno evidenziano la volontà di quest’ultima di svolgere una parte attiva e diretta nell’attività politica. Questa volontà è incompatibile con una gestione ‘neutrale’ degli strumenti che devono servire ad attuare la democrazia diretta nel Movimento”.

Il Movimento 5 Stelle, si afferma nel post, “nell’ambito del nuovo progetto politico in corso di definizione, ha pertanto avviato tutte le procedure necessarie per dotarsi degli strumenti digitali necessari ad assicurare la partecipazione degli iscritti al Movimento 5 Stelle ai processi decisionali. (Agi)

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