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Adesioni e sostegni bipartisan alla manifestazione di Recovery Sud a Napoli con De Magistris, i sindaci, Al Bano, Pino Aprile, la senatrice Ricciardi e l’europarlamentare Pedicini

Continua la mobilitazione dei sindaci meridionali, che chiedono di riequilibrare la distribuzione dei fondi del Recovery Plan, stanziati dall’Unione Europea per colmare il divario tra Nord e Sud ma distribuiti in maniera insufficiente rispetto alle richieste dei sindaci. Anche i sindaci di Borgia, in Calabria, e di San Paolo Civitate, in Puglia, hanno occupato per protesta i loro consigli comunali, dopo Castelbuono, Naro e Montemaggiore Belsito, in Sicilia, e Acquaviva delle Fonti, in Puglia.

Cresce, inoltre, l’adesione dei sindaci meridionali alla manifestazione “Se cresce il Sud, cresce l’Italia”, prevista per domenica 25 Aprile a Napoli. Oltre alla delegazione dei primi cittadini, che vedrà più di sessanta amministratori dalla Sicilia, dalla Calabria, dalla Campania, dalla Puglia, dal Molise e dalla Basilicata, in rappresentanza dei circa cinquecento sindaci della rete “Recovery Sud”, hanno annunciato la loro presenza anche il cantante Al Bano, l’europarlamentare Piernicola Pedicini e la senatrice Sabrina Ricciardi, in rappresentanza dell’intergruppo parlamentare Sud, e lo scrittore Pino Aprile, che hanno dato vita all’Osservatorio sul pIano di Rilancio e Mezzogiorno.

Insieme hanno scritto una lettera, che sarà presentata da Pedicini, alla presidente della commissione europea Ursula von der Leyen. al vicepresidente Valdis Dombrowski, al commissario per l’Economia Paolo Gentiloni e a Céline Gauer, capo della task force europea per il Recovery, con la quale si chiede “che le istituzioni europee indichino all’Italia la strada da seguire: investire il 70 per cento delle risorse nel Mezzogiorno”. Nella missiva si sottolinea che il Piano dovrebbe essere riformulato con obiettivi precisi all’interno di ciascuna missione, tenendo bene a mente le specificità dei bisogni di ciascuna area, nonché la definizione degli obiettivi territoriali di spesa.

La manifestazione di Napoli, alle 12 in piazza Plebiscito, sarà aperta dal sindaco Luigi De Magistris, che in un comunicato ha evidenziato il discostamento dai criteri europei di distribuzione dei fondi da parte del Governo Draghi, che “sotto la spinta di una componente fortemente settentrionale, rivede i criteri assegnando al Mezzogiorno solo il 405 dei 200 miliardi del Recovery”. “Napoli – ha aggiunto De Magistris .- è la capitale del Sud e medaglia d’oro alla Resistenza, negli anni si è dimostrato che da questa città può partire un movimento che coinvolga tutto il paese per rimuovere le ingiustizie e le diseguaglianze”. Sarà presente in piazza anche il senatore di Italia Viva Ernesto Magorno, sindaco di Diamante, che in un intervento in parlamento ha annunciato che “ci ritroveremo il 25 Aprile a Napoli per chiedere con forza che sia dato al Sud ciò che spetta al Sud, sperando che questa ricorrenza sia anche la festa della liberazione dalle divisioni del Paese, con una parte dell’Italia che avanza e un’altra che arretra, e sperando che i cittadini del Sud siano pienamente considerati cittadini italiani, con gli stessi diritti e gli stessi doveri”.

Un netto sostegno bipartisan alla protesta dei sindaci arrivata anche dalle Acli, dal parlamentare siciliano Totò Lentini, e dal segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni che parla di “due scippi: uno economico ai danni del Sud (e non è una novità) ed uno democratico, ai danni del Parlamento, delle forze politiche e dei cittadini”. Hanno manifestato vicinanza al movimenti dei sindaci anche il deputato di Forza Italia Luigi Casciello e parlamentari di tutti gli schieramenti.

Al termine della manifestazione, i sindaci percorreranno a piedi il Lungomare di Napoli per chiudere il corteo a Castel dell’Ovo.

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