Principale Politica Meloni vuole sfiduciare Speranza. M5S e LeU blindano il ministro della Salute

Meloni vuole sfiduciare Speranza. M5S e LeU blindano il ministro della Salute

La leader di FdI attacca: “gestione fallimentare e disastrosa della pandemia”. Ma l’alleato Tajani frena: “valuteremo alla fine  responsabilità e colpe di politici e scienziati”.

Fratelli d’Italia punta a sfiduciare Roberto Speranza per la gestione “fallimentare” dell’emergenza Covid, ma M5S e LeU difendono il ministro della Salute e anche Forza Italia prende le distanze da Giorgia Meloni che al momento rimane isolata.

“Fratelli d’Italia denuncia da tempo l’incompetenza e l’inadeguatezza di Roberto Speranza nel ricoprire l’importante e delicato incarico di Ministro della Salute, soprattutto in questo momento storico – dice Meloni – dalla gestione fallimentare e disastrosa della pandemia alle imprese stremate a causa delle chiusure insensate e continue. FdI presenterà una mozione di sfiducia nei suoi confronti e vediamo chi si assumerà la responsabilità di tenerlo ancora al suo posto. Non è più tempo di Speranza, ma di coraggio”.

“Non siamo favorevoli a sfiducie nei confronti del ministro Speranza che si sta impegnando. Poi quando sarà finita la pandemia valuteremo responsabilità e colpe di politici e scienziati”, replica il coordinatore di FI, Antonio Tajani.

a difesa di Speranza arrivano anche i pentastellati:  “La mozione di sfiducia preannunciata da Giorgia Meloni nei confronti del ministro Speranza è totalmente fuori luogo. Voglio esprimere al ministro la mia solidarietà e confermare che il Movimento 5 Stelle non aderirà a questa provocazione”, dice Rossella Accoto (M5s), sottosegretaria al Lavoro e alle Politiche Sociali.

Il Governo Draghi, e ancor prima il Conte II, hanno affrontato la più grande crisi pandemica ed economica dal dopoguerra prendendo in ogni momento decisioni guidate esclusivamente da rigorose evidenze scientifiche”, aggiunge.

Fa quadrato attorno a Speranza anche il suo partito:  “Stupisce che chi ha avuto ruoli così importanti come Giorgia Meloni non sappia che per presentare una mozione di sfiducia individuale occorrono 63 firme secondo i regolamenti. Insomma, ci si agita solo per fare ammuina. Mentre il paese ha la testa altrove”, dice il coordinatore di Articolo Uno, Arturo Scotto. (AGI)

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