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Taranto – Coro di proteste verso Ad Morselli per il licenziamento del lavoratore Mittal

La nota vicenda di un semplice commento su Facebook, sul film tv di Mediaset, quasi fosse un tradimento della fiducia aziendale, ha comportato la massima punizione col licenziamento del lavoratore. Futile motivo anche a nostro avviso anche perché pur non essendo vietato il controllo del lavoratore, per dirla con le parole della giurisprudenza, deve però essere conservata una dimensione umana che tenga conto del rapporto difficile che ha quest’impresa con la città che la ospita.

Sono finora intervenuti, a vario titolo, i Verdi federazione di Taranto,  le Acli di Taranto, la Regione Puglia attraverso il consigliere tarantino Borraccino. Ora è l’intera maggioranza del Comune di Taranto che ha sottoscritto un ordine del giorno per esprimere solidarietà al lavoratore licenziato da ArcelorMittal.

Il documento, che riporta in calce le firme di tutti i consiglieri comunali che sostengono l’esecutivo guidato da Rinaldo Melucci, contiene la ferma condanna nei confronti dell’azione disciplinare posta in essere dal gestore dello stabilimento ex Ilva, che ha colpito uno dei cinque dipendenti già sospesi per aver, a quanto sembra, pubblicato un post che invitava a vedere la fiction “Svegliati amore mio”.
Per ragioni di natura procedurale, evidenziate da una “parte” dei componenti il consiglio comunale, l’ordine del giorno non è stato votato durante la seduta di approvazione del bilancio di previsione, ma resta la posizione dei consiglieri di maggioranza nei confronti di un “mero attacco alla democrazia, o meglio una lesione alla libertà di opinione sancita dalla nostra Costituzione”.
L’invito mosso nei confronti dell’azienda è a ritornare sui propri passi. “Siamo fortemente contrari al metodo di colpire uno per zittire tutti – le parole dei consiglieri –, non è un atto che questa città può accettare”.

Sull’ assurda vicenda che ha portato al licenziamento del lavoratore ex Ilva di Taranto interviene con forza anche Articolo Uno attraverso il suo rappresentante Massimo Serio.

L’Ad Morselli nel mirino. “Troviamo assolutamente spropositato il provvedimento adottato a danno di un lavoratore, padre di famiglia, che da oltre vent’anni presta servizio presso l’acciaieria di Taranto.

Una condivisione, in forma privata, su fb di un post-invito a vedere la fiction “Svegliati amore mio” non può scatenare l’estrema sanzione!” Senza se e senza ma Articolo Uno Taranto che con questo comunicato “ disapprova in toto tale decisione della Mittal e, oltre ad esprimere piena solidarietà a Riccardo Cristello, lancia un accorato appello a tutte le forze politiche, a tutte le figure istituzionali del territorio ad intervenire contro il licenziamento del lavoratore e dunque per assicurare in tempi brevi il reintegro. Chiediamo al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, di scendere in campo, perché non si possono subire anche questo tipo di limitazioni in un territorio che ogni giorno vive la fabbrica, convive con questa realtà. Un Ad che prende tali provvedimenti dimostra di non essere vicino e di non comprende la nostra comunità, pertanto chiediamo che venga rimossa dall’incarico.”

Redazione Corriere di Puglia & Lucania

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