Principale Politica Lombardi: ““Questa rigenerazione deve portare alla morte della dittatura dei like”

Lombardi: ““Questa rigenerazione deve portare alla morte della dittatura dei like”

Intervista alla Stampa dell’assessora Cinquestelle alla Regione Lazio. “La competenza è un valore e non può essere messa in secondo piano rispetto alla popolarità sul web”.

Questa rigenerazione deve portare alla morte della dittatura dei like e alla vittoria della competenza”. Lo sostiene Roberta Lombardi, garante a 5 Stelle, neoassessora alla Regione Lazio, in un’intervista alla Stampa nella quale riconosce all’ex premier Giuseppe Conte, ora nuova guida del Movimento, “una caratura morale e politica”, per poi aggiungere: “Conte ha chiesto di abbandonare gli equivoci, parlando della regola dell’ ‘uno vale uno’. Ricordo che anche Gianroberto Casaleggio si lamentò con me della mancanza di competenze nel Movimento e di fronte alla frase ‘uno vale uno’ mi rispose: ‘Sono stato frainteso’. Ecco, è il momento di chiarire. La competenza è un valore e non può essere messa in secondo piano rispetto alla popolarità sul web”.

E sul doppio mandato chiarisce: “Chi si è dimostrato bravo potrà continuare a fare politica in altri ruoli, da ministro, da capo di gabinetto o nel cda di qualche partecipata. Lì non ci sono limiti. Ma questa discussione è diventata stucchevole”. E a chi nel Movimento minaccia di sospendere le contribuzioni ribatte: “Chi lo farà, darà la misura del proprio valore, della propria vocazione e dell’idea che ha del servizio civile. Nessuno di loro sta facendo una vita di stenti e privazioni”.

Quindi sul correntismo: “Conte vuole evitare la patologia delle correnti, dove non si esercita il confronto tra pensieri diversi, ma si cerca di ottenere potere e perpetrare se stessi. Se poi le associazioni, come i think tank, vogliono diventare luoghi di confronto aperti alla società civile, nel solco di quell’apertura chiesta da Conte, sono benvenute. Se invece lo scopo è un altro, chiudiamole subito” perché “il nuovo Movimento non è precluso a nessuno. Ci saranno regole nuove e chi vuole rientrare dovrà adattarsi al contesto mutato. Chi ad esempio votò contro il governo Draghi non può rientrare continuando a professarsi contrario. L’atteggiamento, le parole, dovranno cambiare”, conclude Lombardi.

AGI

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