Cari Amici della Stampa nel mondo,
Si è iniziato Giovedì con la Messa “In coena Domini“, che ricorda l’ultima Cena d Gesù con gli Apostoli, prima di affrontare la Passione e la Crocifissione, quindi la Resurrezione. Nel rito la lavanda dei piedi, che vuole ricordare il gesto di Gesù verso gli Apostoli, significando che l’Autorità e deve essere sempre “servizio” verso gli altri, specie i più umili. Per il Giovedì Santo segnalo la tradizione dei “Sepolcri” che si tiene a Vasto (Chieti). Come da tradizione in ogni chiesa viene realizzato l’Altare della Reposizione, dove viene custodita l’Eucarestia per l’adorazione e la comunione del venerdì. Durante la serata le chiese sono un via vai di gente per la visita ai cosiddetti “Sepolcri”: la tradizione vuole che si visitino sette chiese.Il numero sette, molto ricorrente nella Bibbia, ha lo scopo di ravvivare la memoria della Passione di Gesù, ricordando i sette principali viaggi dolorosi fatti dal Redentore: 1) Dal Cenacolo all’Orto del Getsemani; 2) Dall’Orto alla Casa di Anna; 3) Dalla Casa di Anna a quella di Caifa; 4) Dalla Casa di Caifa al Pretorio di Pilato; 5) Dal Pretorio di Pilato al Palazzo di Erode; 6) Dalla Corte di Erode al Tribunale di Pilato; 7) Dal Pretorio di Pilato al Calvario.
Belle le tradizioni abruzzesi che ricordano il Venerdì Santo e la Pasqua. Ancora più preziose, quest’anno che non potranno tenersi per via del Coronavirus, due belle tradizioni abruzzesi che vi ripropongo in edizioni recenti. Per ricordare la Passione e Morte di Gesù vi segnalo la Processione del Venerdì Santo a L‘Aquila (edizione 2018), una delle più suggestive d’Abruzzo, con l’accompagnamento dei Cori aquilani diretti dal Maestro Vincenzo Vivio che cantano lo struggente Miserere di Selecchy. Sfilano nella città i Simboli della Passione e Morte di Gesù, straordinarie opere d’arte realizzate da Remo Brindisi. Il commento è della giornalista Angela Ciano.
Inoltre, come messaggio augurale, penso di far cosa gradita, nel mostrare la gioia della Pasqua, facendo ricorso ad un‘altra singolare tradizione abruzzese, che si tiene ogni mattino di Pasqua a Sulmona: “La Madonna che scappa“. In poche parole, mostra la Madre di Gesù addolorata per la morte del Figlio (con il velo nero) che alla vista di Gesù risorto, all’altro capo della splendida piazza Garibaldi, gli corre incontro con gioia perdendo i segni del lutto, in un volo di colombi. Una tradizione molto suggestiva e commovente. Qui di seguito il video dell’edizione del 2011 vi fa seguire da vicino ogni momento della tradizionale cerimonia.
https://www.youtube.com/watch?
Aggiungo inoltre un video documentario su Gerusalemme, che ricorda i riti della Pasqua nella città che vide la Passione, Morte e Resurrezione di Gesù.
Per chiudere, un contributo con le immagini di Parigi e Notre Dame, prima dell’incendio che della straordinaria basilica ha distrutto il tetto e la grande guglia. Con l’augurio che nel più breve tempo possa tornare più bella e splendente, con affetto e vicinanza verso i nostri cugini di Francia.