Principale Arte, Cultura & Società Con la benedizione delle Palme iniziano i riti della Settimana Santa

Con la benedizione delle Palme iniziano i riti della Settimana Santa

Con la Domenica delle Palme inizia la Settimana Santa che commemora la passione, morte e risurrezione di Gesù Cristo. Per il secondo anno consecutivo numerose le limitazioni per i riti a causa della pandemia di Covid.

di Claudio Gentile

Con la benedizione delle Palme domenica scorsa sono iniziati i riti della Settimana Santa, che culmineranno domenica prossima con la Pasqua.

Per il secondo anno consecutivo le celebrazioni si svolgeranno in modalità differente rispetto a quanto prescrivono i riti liturgici. Mentre lo scorso anno tutti erano “reclusi” nelle proprie abitazioni e si è “partecipato” alle celebrazioni in modalità virtuale grazie alla TV ed ai social, quest’anno la pandemia continua ad imporre diverse misure di sicurezza che limitano le celebrazioni.

La Conferenza Episcopale Italiana nelle settimane scorse ha pubblicato degli Orientamenti per tutte le Chiese della Penisola, che i singoli vescovi e parroci stanno attuando, invitando comunque a “vivere in presenza” per quanto possibile le varie celebrazioni, sempre “nel rispetto dei decreti governativi riguardanti gli spostamenti sul territorio e delle misure precauzionali”.

Nello specifico la CEI ha suggerito per la Domenica delle Palme di evitare gli assembramenti dei fedeli con processioni o simili e di benedire i ramo d’ulivo o di palma che ciascuno ha portato per conto proprio, evitando la consegna o lo scambio di rami.

Per gli altri giorni del Triduo Pasquale si prevede di omettere la lavanda dei piedi nella Messa del Giovedì Santo e le altre iniziative che potrebbero favorire la violazione delle norme anti-Covid, come lo spostamento tra chiese al di là della propria parrocchia (cosiddetta “visita ai sepolcri”).

Nella celebrazione del Venerdì Santo, ove si commemora la morte di Cristo, viene vietato l’atto di adorazione della Croce mediante il bacio e altri assembramenti quali la Via Crucis e le processioni.

Anche il Papa domenica scorsa ha modificato il modo tradizionale di celebrare le Palme e durante l’Angelus al termine della celebrazione eucaristica in San Pietro, dove sono state ammesse un centinaio di persone differentemente dallo scorso anno, ha fatto presente che “per la seconda volta viviamo la Settimana Santa nel contesto della pandemia. L’anno scorso eravamo scioccati, quest’anno siamo più provati. E la crisi economica è diventata pesante”.

“Il Maligno – ha continuato il Papa – approfitta della crisi per seminare sfiducia, disperazione e zizzania”, Gesù, invece, “prende la croce, cioè si fa carico del male che tale realtà comporta, male fisico, psicologico e soprattutto male spirituale”. Noi, ha concluso il Pontefice, dobbiamo fare come Maria, che “ha preso su di sé la propria parte di sofferenza, di buio, di smarrimento e ha percorso la strada della passione custodendo accesa nel cuore la lampada della fede”. “Anche noi possiamo fare questo cammino” e “non passiamo oltre (ai volti di tanti fratelli e sorelle in difficoltà), lasciamo che il cuore si muova a compassione e avviciniamoci”.

Anche le altre celebrazioni presiedute dal Papa avranno variazioni nell’organizzazione. Tra queste la rievocazione della Via Crucis, che si svolgerà non al Colosseo ma in Piazza San Pietro come lo scorso anno e sarà preparata, nei testi e nei disegni, da venti bambini e ragazzi, gli unici ammessi a parteciparvi. Essi rappresentano i ragazzi del catechismo di Prima Comunione e della Cresima della parrocchia romana di Santi Martiri dell’Uganda, degli Scout del gruppo Agesci di Foligno, dei bambini delle Case Famiglia romane “Tetto Casal Fattoria” e “Mater Divini Amoris”.

Diversamente avviene in Israele dove, grazie all’imponente e veloce campagna vaccinale messa in atto dal governo Netanyahu, la vita è ricominciata quasi normalmente ed i cristiani hanno potuto commemorare in modo regolare (tranne per distanze e mascherine) l’ingresso di Cristo nella Città Santa e celebreranno normalmente gli altri riti della Settimana, così come faranno anche gli ebrei, in coincidendo quest’anno la pasqua cristiana con quella ebraica.

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