Principale Arte, Cultura & Società Settimana santa tarantina. L’Arciconfraternita del Carmine: queste le disposizioni per i riti

Settimana santa tarantina. L’Arciconfraternita del Carmine: queste le disposizioni per i riti

L’Arciconfraternita del Carmine ha reso noto le nuove disposizioni circa i propri Riti della Settimana Santa. Eccone i passaggi più significativi.

Giovedì Santo

Giovedì Santo (dalle ore 18.30 alle ore 21.00) e Venerdì Santo (dalle ore 5.30 alle 9.30) i confratelli in abito di rito svolgeranno i turni di adorazione a Gesù Sacramentato solo nella chiesa del Carmine, che per tale motivo non sarà accessibile a fedeli provenienti da altre comunità. Questo, in conformità a quanto suggerito dalla presidenza Cei e stabilito dall’arcivescovo, e cioè che ogni fedele si rechi nella propria parrocchia.

I parrocchiani del Carmine saranno ammessi – con pass e secondo gli orari prestabiliti dal parroco – a piccoli gruppi che entreranno da un accesso ad essi dedicato. A nessun altro, e per nessun motivo, potrà quindi essere consentito di entrare in chiesa.

Venerdì Santo e Sabato Santo

Venerdì Santo dalle ore 17.00 alle ore 21.00 e Sabato Santo dalle ore 5.30 alle 12.00 i confratelli in abito di rito si collocheranno – secondo i turni stabiliti – attorno alle statue di Gesù Morto e dell’Addolorata. Dopo la preghiera dell’arcivescovo, la chiesa rimarrà aperta per la visita e la preghiera dei fedeli che lo desidereranno. Se ognuno, infatti, potrà adorare Gesù Eucarestia nella propria parrocchia, la venerazione di quelle effigi può avvenire solo nella chiesa del Carmine. Gli ingressi, i percorsi e lo stanziamento in chiesa seguiranno il protocollo di intesa tra il Governo e la presidenza della Cei per gli atti di culto.

“Queste decisioni – conclude l’arciconfraternita – faranno sì che sia garantito ai confratelli di vivere – per quel che è loro concesso – la Settimana Santa in serenità e sicurezza e ai fedeli di non essere privati di questi segni sacramentali e non di cui, oggi più che mai, sentiamo tutti il bisogno per quella energica ripresa dei cammini di fede personali e comunitari che il nostro arcivescovo ci ha indicato come orientamento dell’attività pastorale di tutte le comunità ecclesiali”.

Redazione Corriere di Puglia e Lucania

Foto di Massimiliano Barbalucca 

LASCIA UNA RISPOSTA

Inserisci il tuo commento, grazie!
Inserisci il tuo nome qui, grazie

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.