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Trovare una soluzione di soggiorno a medio lungo termine: ecco un approccio per le stanze

Ad un anno dall’avvento della pandemia, l’esigenza di trovare una nuova soluzione in cui vivere è un’impresa. Armati di mascherine e disinfettante, proprietari ed aspiranti inquilini sono costretti a seguire rigidi rituali affinché il sopralluogo avvenga in sicurezza. Le colorazioni delle regioni, al pari di un semaforo, limitano la circolazione e costringono ad ingegnarsi ricorrendo a nuovi strumenti, come le visite virtuali.

Il fenomeno migratorio dei lavoratori del sud (noto in anglosassone come south workers) ha svuotato le soluzioni dei grandi centri del nord e del centro Italia[1]. L’offerta è alta e la domanda scarseggia quindi è da un lato un momento delicato ma anche propizio, per individuare un buon compromesso tra vivibilità e posizione.

Le fasi che accompagnano questa esperienza di cambiamento sono:

  1. Ricerca
  2. Sopralluogo
  3. Comparazione
  4. Scelta

Andremo a proporre in questo articolo delle indicazioni pratiche per affrontare al meglio ogni fase, in modo da massimizzare l’efficacia degli sforzi e coinvolgendo il minimo indispensabile proprietari e/o inquilini presenti nelle varie case setacciate dai motori di ricerca.

1. La Ricerca

Prima della ricerca, procuratevi un foglio di calcolo con lo strumento che più gradite (LibreOffice, MS Excel) ed impostate una tabella che conterrà tutte le soluzioni sparse nella rete internet.

Al pari di un procedimento deduttivo, partite dal generale fino ad arrivare al particolare. Cominciate da macrocategorie di dati come l’ubicazione, le caratteristiche dell’appartamento/casa, gli aspetti economici ed i contatti cui rivolgersi. Arricchite poi questi gruppi con parametri di vostro interesse. Ad esempio, nell’ubicazione, oltre la via ed il numero civico potrebbe interessarvi:

  • la distanza dalla sede lavoritva o dalla scuola/università,
  • il quartiere ed i servizi offerti (supermercati, farmacie, tabacchi).

Nella sezione caratteristiche potete indicare:

  • il piano,
  • se la soluzione è ammobiliata ed è dotata dei servizi essenziali, come il piano cottura con fornello a gas/induzione, la lavatrice, ecc..
  • se è già presente un contratto di servizi per la connettività ad internet (cosa non da poco per lo smart working e la didattica a distanza)
  • nel caso di una stanza, se è dotata di bagno privato.

Nella sezione economica, potete considerare la tipologia di contratto del locatore e distinguere le voci di costo tra:

  • canone di fitto
  • spese condominiali
  • spese per le utenze

Non vi preoccupate se all’inizio vi ritroverete a modificare spesso e volentieri le vostre colonne, individuando nuovi fattori che prima non consideravate. È un naturale processo iterativo che vi porterà ad ottenere un modello di rappresentazione delle soluzioni efficace. Consultando questa tabella, sarete in grado di anticipare già le domande che possono portarvi a decidere se è il caso di effettuare un sopralluogo o meno.

Un mancato sopralluogo per aver raccolto già informazioni sufficienti al telefono è tempo guadagnato per sé e per il proprio interlocutore.

Raccogliete quante più informazioni possibili ricorrendo a strumenti specializzati nella ricerca, come idealista[2], immobiliare[3], Kijiji[4], che guidano il proprietario nella compilazione corretta dell’annuncio. Aiutatevi anche con strumenti che permettono ai proprietari di rintracciarvi. Badi[5] può essere un buon compresso per cercare ed essere “ricercati”, descrivendo in poche righe i propri interessi e le proprie abitudini di vita.

Verificate se la prima data utile di disponibilità della soluzione coincide con le vostre necessità di insediamento e raccogliete indizi sui principali fattori di costo della soluzione.

Un esempio è il riscaldamento. In un condominio, un riscaldamento centralizzato fa sì che i costi per poter affrontare il periodo invernale siano compresi nelle spese condominiali. Un riscaldamento autonomo è una spesa variabile che dipende dalla propria sensibilità al freddo o da quella dei coinquilini/conviventi.

Focalizzatevi sulle informazioni che avete mappato nella vostra tabella e compilatela. Le celle vuote vi aiuteranno a capire quali saranno le domande da smarcare telefonicamente con il proprietario.

Una volta riempite, prima di fissare l’appuntamento, valutate se i vincoli, ossia il sotto-insieme di parametri che devono rientrare in certi valori, siano soddisfatti.

Esempio. Se un proprietario vi comunica che le spese condominiali e le spese delle utenze non sono incluse nell’affitto, ed il canone proposto è vicino al budget massimo disponibile, è una scelta saggia valutare altre soluzioni più consone alle proprie tasche.

2. Il sopralluogo

Nel sopralluogo cacciate fuori il piccolo Sherlock Holmes che è in voi. Possiamo racchiudere le principali attività che si svolgono in questa fase, nei seguenti punti chiave:

Interazione con gli attori

Dopo i convenevoli con il proprietario, chiedete se vi è la disponibilità per poter ospitare delle persone, quali sono i costi medi sostenuti per le utenze e da quanto la casa/soluzione è in attesa di essere occupata. Se avete l’occasione di conversare con gli altri coinquilini, approfittatene per comprendere se sono studenti o lavoratori, in modo che il vostro profilo sia in linea con l’equilibrio della casa. Citate qualche piccolo guasto o incidente domestico che vi è accaduto. Di rimando, o vostri interlocutori saranno propensi a condividere le loro esperienze nella casa, permettendovi di avere un’idea degli interventi di riparazione sostenuti e l’onere che si sono dovuti assumere per gestirli.

Chiedere quanto tempo prima è stata comprata la lavatrice o è stata riparata la caldaia possono sembrare domande banali, ma permettono di stimare i rischi di ritrovarsi ad affrontare un evento di guasto durante la permanenza.

Caratteristiche fisiche

  • Osservate lo stato degli infissi: saranno vostri alleati nei periodi invernali.
  • Se la superficie calpestabile non è un parametro disponibile, immaginate come sia possibile collocare tutti i vostri effetti personali negli armadi e nelle credenze della soluzione. Considerate sempre una frazione dello spazio disponibile rispetto ai coinquilini della casa.

Nel caso di accesso concorrente alla cucina, il tavolo della cucina può ospitare le persone che abiteranno nella casa o alcune si troveranno a dover consumare altrove i loro pasti? Il frigorifero è abbastanza capiente per tutti? Questi sono solo alcuni degli interrogativi da porsi nel momento in cui si accede alle aree comuni.

3. Comparazione

Soddisfatti i vincoli e terminato il sopralluogo, è giunto il momento di chiarirsi le idee e confrontare le diverse soluzioni. La tabella costruita nei passi precedenti evidenzierà i punti di forza e di debolezza di una stanza. È possibile anche attribuire pesi differenti ai parametri, in modo da dare priorità a ciò che davvero conta dal punto di vista soggettivo. Ad esempio, la possibilità di godersi una colazione da un terrazzino è più importante di avere una stanza spaziosa? Le soluzioni che offrono il terrazzino salgono in cima alla lista a discapito di quelle che possono offrire più “ossigeno” negli interni.

4. Scelta

Completando la fase della comparazione, la scelta è un gioco di compromessi. Non esiste la soluzione perfetta ed i pro e i contro, posti sui piatti della bilancia, determineranno la decisione finale. A volte non serve nemmeno questa bilancia per capire tra le soluzioni esaminate qual è quella che fa al proprio caso. Una voce nella propria testa indicherà ripetutamente, come un martello, che quella soluzione è lì ad aspettarci, anche a distanza di giorni e dopo averne visitate altre.

Riferimenti/Fonti

[1] – Per ulteriori approfondimenti, si rimanda all’iniziativa con lo scopo di mettere in comunicazione questi professionisti  https://www.southworking.org/

[2] – Idealista – https://www.idealista.it/

[3] – Immobiliare – https://www.immobiliare.it/

[4] – Kijiji – https://www.kijiji.it/

[5] – Badi – https://badi.com/it

Giovanni Cappabianca

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