Principale Ambiente, Natura & Salute Agenda 2030 e Scuola al centro di “Ecosistema Taranto”

Agenda 2030 e Scuola al centro di “Ecosistema Taranto”

Taranto vista dalla nave Cala Junco

Nella città dei due mari, il piano “Ecosistema Taranto” conquista il professor Becchetti, fondatore della NeXt – Nuova Economia per Tutti.

La Next coinvolge più di 40 soggetti e collabora con la CEI nell’organizzare il percorso delle buone pratiche della 49esima “Settimana sociale dei cattolici italiani” (a Taranto il prossimo ottobre) ed è già impegnata su diversi fronti come il contrasto della povertà e dell’abbandono scolastico, il sostegno all’imprenditoria giovanile, la promozione della rigenerazione urbana e il reddito di cittadinanza.

Parte quindi a Taranto il percorso di collaborazione tra l’amministrazione Melucci e l’associazione NeXt. Il primo passo, compiuto in videoconferenza a causa delle attuali restrizioni, ha consentito di fissare l’agenda dei temi che saranno oggetto, nel breve termine, di una piattaforma convenzionale ispirata al piano di transizione economica, ecologica ed energetica “Ecosistema Taranto”.

«Proprio il nostro manifesto politico ha conquistato l’attenzione del professor Becchetti e di NeXt – Nuova Economia per Tutti – ha spiegato il sindaco Rinaldo Melucci –. Mutuando il percorso già compiuto con l’Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile del Ministro Enrico Giovannini, con questa collaborazione contiamo di perfezionare ulteriormente il lavoro fatto sulla matrice Asvis e, più in generale, sui temi dell’Agenda Onu 2030 e del Benessere Equo e Solidale».

«A queste priorità – ha concluso il primo cittadino –, abbiamo aggiunto anche la riqualificazione di tutta la platea ex Ilva: sposiamo in pieno l’idea di “comune a esclusione zero” del professor Becchetti e vogliamo applicarla a tutti i livelli della nostra comunità».

Secondi i dati di  Ecosistema Scuola di Legambiente, la pandemia ha portato spazi e servizi scolastici al centro della cronaca dell’ultimo anno, mettendo in luce quanto questo aspetto infrastrutturale del Paese, strategico, sia in sofferenza; in linea, purtroppo, con quanto fotografa e denuncia da anni l’indagine dell’associazione ambientalista.  Per questo Legambiente lancia  un appello affinché le scuole diventino protagoniste della transizione ecologica: realizzare processi di riqualificazione energetica partecipata degli edifici con la comunità scolastica che diviene comunità energetica e inaugurare una generazione di 100 scuole sostenibili e innovative, costruite secondo i criteri della bioedilizia, aperte anche in orario extrascolastico e dotate di un’integrazione di servizi sia in orario scolastico che extrascolastico, da realizzarsi nelle “periferie sociali” del Paese, caratterizzate da alto tasso di dispersione scolastica e povertà educativa.

Su un campione di 6.156 edifici in 87 comuni capoluogo di provincia, frequentati da circa 1,2 milioni di studenti, risulta che circa il 58% delle scuole non ha certificazioni base come l’agibilità; più dell’87% degli edifici è sotto la classe energetica C,  la metà delle scuole non ha impianti per lo sport e solo il 55% circa ha la mensa scolastica.

In venti anni di indagine costante il divario tra nord, centro, sud e isole.

A Taranto tutti gli edifici risultano interessati negli ultimi 5 anni da manutenzioni straordinarie, ma quasi tutti necessitano ancora interventi urgenti.

Redazione Corriere di Puglia e Lucania

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