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Quando ci si dedica al proprio paese si fa sul serio, con serietà e sacrificio.

Franca De Bellis, una delle poche persone che nonostante il suo altolocato, non perde la sua umiltà, per sé stessa e per il popolo castellanese. Ella non è certamente l’unica tra i castellanesi seri di cui ci si può fidare riponendo la speranza di un futuro migliore. Ecco la mia intervista in un’unica domanda a Franca De Bellis.

Di Giovanni Mongelli

Prof.ssa Franca de Bellis, Lei è vicesindaca e assessore al bilancio, manutenzione e lavori pubblici. Dopo il milione e mezzo della Regione alle Grotte, sembra che anche per la Castellana centro si muova qualcosa: ci aggiorni sui temi più importanti, inerenti alla circonvallazione e al centro storico, e soprattutto, perché ogni volta bisogna arrivare a vedere aperti i cantieri in campagna elettorale?

“Sul fronte della circonvallazione eravamo di fronte a un bivio. I soldi stanziati, 4,5 milioni di euro dalla Regione, uno dalla Città metropolitana e 500.000 da noi Comune, molto probabilmente ci avrebbero lasciato un’opera incompiuta, se avessimo confermato il vecchio percorso. Così anticipando l’imbocco dalla bretella che va da via Montelavecchia verso via Polignano, e girando intorno alla zona artigianale, all’altezza di via vecchia Conversano, sarà superata con un viadotto la provinciale, per sbucare su via Conversano di fronte al deposito della Sita. Un’opera attesa da decenni che così potrà essere portata a termine integralmente con un apporto minimo da parte delle finanze comunali. Ma ci tengo a parlare del centro storico, un tema a me molto caro. Grazie a un finanziamento di 850mila euro della Città metropolitana, e soli 50mila da parte nostra, potremo intervenire in gran parte del centro storico. Innanzitutto sul basolato di chianche, poi interverremo con nuove alberature in largo Portagrande, la nuova illuminazione, gli arredi urbani, aree verdi, piazzette, parcheggi e pavimento drenante, giardini sociali e poi fondi per le nuove attività commerciali. Interverremo anche in maniera drastica su un immobile da abbattere in via piazza vecchia, e tra gli immobili collegati alla curia baronale, abbatteremo anche la torretta, unendo due locali pubblici, che verranno utilizzati per l’inclusione sociale. Poi partiremo con la ztl e se avremo anche pochi fondi potremo anche accogliere la proposta del Comitato tecnico scientifico per gli 850 anni, di cominciare a sistemare le targhe delle strade, rendendole più chiare e comprensibili. Il sottopasso sarà poi il fiore all’occhiello, e da pochi giorni abbiamo inaugurato la villa comunale, dopo lavori di ripristino per 500mila euro.

Quindi ritengo che per un’Amministrazione che si è trovata a partire a fine 2017 con le casse vuote e da un anno costretta a convivere con la pandemia, non è poco. Abbiamo finanziato tanti piccoli appalti per risolvere i problemi di manutenzione, legati alle buche e alle chianche rovinate. E chiudo, mi chiedi perché in campagna elettorale. 5 anni sono pochi per chi conosce la macchina amministrativa, e se saremo riconfermati come Amministrazione potremo operare ancor di più nel secondo mandato.”

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