Principale Politica Diritti & Lavoro Franco Nacucchi Presidente dell’Associazione 3P  figura di riferimento di iniziative socio-culturali

Franco Nacucchi Presidente dell’Associazione 3P  figura di riferimento di iniziative socio-culturali

Giovanni Mercadante

Franco Nacucchi

GRAVINA IN PUGLIA – La festa del Papà che ricorre nel mondo cattolico il 19 marzo, è un momento di riflessione per onorare questa figura associata a quella di San Giuseppe, marito di Maria. L’8 marzo scorso c’è stata la Festa internazionale della donna. Sono ricorrenze che pongono al centro  dell’attenzione i simboli dell’umanità; la donna è stata omaggiata con il rametto della mimosa con  fiori gialli delicati, il cui messaggio è la resilienza delle donne alla lotta per i loro diritti;  il papà prossimamente  a Gravina in Puglia sarà festeggiato con la focaccia di San Giuseppe detta  in dialetto “U’ rucl”, oppure con le normali zeppole. In altri paesi San Giuseppe si festeggia in giugno.

Franco Nacucchi, Presidente dell’Associazione 3P/Partecipare-Produrre- Progredire è un attento cultore delle tradizioni locali. Quale migliore occasione quindi per omaggiarlo  sia come papà che come promotore per le  sue numerose e lodevoli iniziative.

Per inquadrarlo bene, è necessario tracciare un identikit. Franco Nacucchi nasce a Gravina in Puglia (1947) in una famiglia modesta, padre agricoltore e mamma  Maria Vincenza casalinga;  primogenito di 7 figli (seguito da Giovanni, Maria Carmela, Antonia, Fedele, Arcangela, Teresa). Nel tempo il papà Michele  cambia mestiere, diventando mediatore in compravendita di terreni e fabbricati.

Dopo le scuole dell’obbligo, frequenta la Scuola Superiore di Agraria di Minoprio in provincia di Como per poi diplomarsi come  Perito Agrario.

Da studente lavoratore si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università di Bari; purtroppo per impegni professionali non porta a termine gli studi.

Entrato giovanissimo nel mondo della Coldiretti all’età di 20 anni (1967), viene nominato segretario per tenere dei corsi di formazione professionale nel movimento giovanile; successivamente riceve l’incarico di docente per corsi di Agricoltura e Turismo. Dal 1975 lo si vede impegnato come Direttore dei corsi di formazione professionale e inserito nell’albo dei formatori della Regione Puglia, per la provincia di Bari.

Franco Nacucchi omaggio il l’Arciv.  Mons. Giovanni Ricchiuti

con prodotti locali

Forte di questa sempre  crescente esperienza, si reca presso le aziende dei giovani coldiretti per informarli  della necessità della formazione professionale e di promuovere i loro prodotti con mostre al fine di assicurare prodotti genuini al territorio ed evitare la sofisticazione delle produzioni agroalimentari e artigianali.

Nel 1976 si sposa con Angela, da cui ha 3 figlie (Cinzia , che risiede a Napoli con il marito Andrea e con il figlio Edoardo; Antonella , docente di matematica presso il Liceo Scientifico di Gravina, residente a Gravina con il marito Antonello e il figlio Leonardo;  Marica , titolare dell’ Istituto Investigativo NACUCCHI residente a Matera con il marito Enzo).

Il suo impegno nel sociale e nel volontariato non si arresta. Offre informazioni e aggiornamenti legislativi; sensibilizza i giovani e i meno giovani a promuovere il dialogo; privilegia attività che nascono come risposte ai bisogni locali, Promuove incontri di prevenzione per migliorare gli stili di vita, con particolare  attenzione alla prevenzione e alla corretta alimentazione.  

  Franco  Nacucchi con suoi amici tra cui accanto il noto chef del Gargano Beppe Zullo, a sinistra Pietro Cifarelli di Altamura  (l’uomo della lenticchia)

Per la cultura e il tempo libero, promuove corsi di f.p.  di informatica di insegnamento degli antichi mestieri ai giovani collaborando con  laboratori artigianali di  ceramica, terracotta, e di sartoria.

Ad aprile 1977, in occasione della Fiera San Giorgio di Gravina in Puglia,  in  qualità di Dirigente Provinciale della Coldiretti, insieme ai Direttori dei centri di formazione Professionale della Provincia di Bari, promuove  la 1^ Sagra dei prodotti agricoli della murgia barese, nonché la 1^ sagra della Verdeca di Gravina insieme alla mostra culturale di poesia  e fotografia sul mondo rurale.

In politica, viene eletto consigliere della Democrazia Cristiana al Comune di Gravina in Puglia per 3 legislature fino al 1993, nei cui mandati riceve incarichi, di volontariato e senza compenso economico,  come componente dell’assemblea della U.S.L/Unità sanitaria locale; del Consiglio scolastico della Provincia di Bari, della scuola media Ingannamorte; e vice presidente consiglio Istituto tecnico Bachelet.

Sempre attento alla comunicazione, è stato conduttore di eventi con l’emittente televisiva Tele Gravina collaborando con varie testate giornalistiche per temi sempre a lui a cuore.

Seguendo questa passione, da  tempo collabora anche con le nostre tre testate online  del gruppo editoriale Corriere di Puglia e Lucania.it;  Corriere nazionale.net; Progetto radici.it, di cui è direttore il dott. Antonio Peragine.

In occasione dell’apertura dell’ Ospedale della Murgia, ha costituito un comitato pro salute-ambiente-territorio, evidenziando   l’urgenza di assicurare personale e relativi servizi sanitari, auspicando di assicurare servizi sanitari soddisfacenti al territorio per evitare ai cittadini della Murgia barese di andare fuori zona per le varie cure specialistiche; insistendo sull’urgenza dell’istituzione del servizio di “emodinamica” presso il reparto di cardiologia dell’ Ospedale della Murgia Altamura-Gravina.

Un’altra battaglia condotta da   Franco Nacucchi  è di aver denunciato  la Regione Puglia  per il mancato rispetto  della Legge, in cui è prevista la possibilità di intitolare una struttura pubblica (Ospedale della Murgia)  solo dopo 10 anni  dal decesso della persona e non prima, previo consulto del territorio.

Recentemente ha promosso alla Fiera del Levante di Bari e  anche a Napoli, con la partecipazione del cuoco contadino Beppe Zullo di Foggia,   la Pasta Felicia dell’azienda di Michele Andriani e famiglia, nonché dei legumi di Pietro Cifarelli con aziende rispettivamente in agro di Gravina e Altamura.

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