Principale Ambiente, Natura & Salute Sui criteri di scelta delle categorie da vaccinare prioritariamente

Sui criteri di scelta delle categorie da vaccinare prioritariamente

Chi è realmente a rischio? Difesa d’ufficio: “Altri sono meno trasparenti di me”. Ah, ecco.

“Ditemi che non è vero.  Per le persone fragili (come lui, che non è utraottantenne ma relativamente giovane)  che sono ancora in attesa,  oltre al danno la beffa”.

Lui è Graziano Cioni che sulla  sanità  toscana ha fatto  battaglie epocali da sempre.

E ora si è ritrovato in coda.

La  polemica sui social  è esplosa in un attimo e magari durerà l’espace du matin.  Ma ce la ricorderemo al prossimo voto, speriamo. La vice presidente della Regione Toscana,  ha annunciato su Facebook di aver ricevuto la prima dose di AstraZeneca, spiegando di essere «fortemente convinta» della validità delle vaccinazioni e perché è iscritta all’Ordine dal 1989. Ma tra i tanti commenti critici che le sono piovuti addosso, c’è chi ha sottolineato che  è anche  assessore regionale all’agroalimentare: “Mi sembra assurdo — scrive Monica — che si sia vaccinata come “avvocato”. Ma non  pare questa la ragione del contendere.

Comunque  una piccola clausola “Fino ad esaurimento dosi” di Astrazeneca,  dimostra che qualcuno potrebbe rimanere all’asciutto e passare ad altri vaccini che, magari, non sono ancora disponibili.

C’era una volta, once upon a time, non  tanto  tempo fa, una gran quantità di gente che non si voleva vaccinare. E ora fa le corse, e scavalca pure.

Quando non si vogliono accettare critiche oggettivamente realistiche, si rischia di mettere la toppa che ha un risultato peggiore del buco.  Astrazeneca è riservato ai giovani sotto i 65 anni, e lei si attacca a questo. Ma non si discute  sui vaccini anch’essi variopinti fra primule e zone multicolor.   Conosciamo ormai fino alla nausea   la solfa e il balletto dei medesimi. Il dito nella piaga è  sulla norma fatta ad hoc, almeno così appare,  per una categoria non propriamente a rischio o comunque a rischio  come tante altre. E, guarda caso, è la sua. Se poi vogliamo cambiare tema facciamolo, ma avvertitemi. Per altro  siamo parecchi  a sostenere questo principio. Ha approfittato della sua posizione. Lo dica e non si arrampichi sugli specchi. Inoltre ci fa sapere che ha saputo dai media che ne aveva diritto. Se il suo intento era quello di evidenziare il buon lavoro logistico e organizzativo della Regione, per altro osservato da tutti (io l’ho visto in TV il Mandela, francamente bellissima location  pieno di operatori sanitari ma purtroppo povero di dosi da inocular, per ora.  Dato che sono in una fascia non protetta da nessuno, una specie di limbo, ma aspetto tranquillamente il mio turno senza scalpitare e cercare vie traverse per scavalcare qualcuno.

Infatti fra i 55 e i 69 anni, e vulnerabili under 70, saremo vaccinati   con  Pfizer/Moderna/Astrazeneca. Fra  i 70 e i 79 anni, con Pfizer/Moderna  “Secondo le priorità stabilite dal Piano Nazionale in relazione alla disponibilità di vaccini compatibili con questi target”. Appunto, dal Piano Nazionale, non regionale. Fonte  “Sintesi programma vaccini anti-Covid Regione Toscana (In aggiornamento sulla base del Piano Nazionale)”.

Sarebbe potuta andare, osservare e fare una bella C. S. in proposito. Ma non vaccinarsi, o, meglio, non fare, con Eugenio, una norma a favore della categoria a cui appartiene. Se esercita non è dato sapere ma, come si diceva,  non è questa propriamente la ragione del contendere.

Questo non sposta il problema evidenziato sulla scelta iniqua delle categorie. Infatti non è tanto la critica alla categoria scelta, ma si ravvisa una sorta  di  conflitto di interessi, almeno morale,  per la scelta inopportuna di Saccardi che se la canta e se la suona, appartenendo proprio alla categoria in questione.

Sta di fatto che il Servizio Sanitario Nazionale dovrebbe  essere  uguale nella sostanza. su tutto il territorio nazionale.  Nelle  norme da osservare.  Specie in momenti in cui tutti siamo particolarmente sensibili. La logistica e la gestione e l’organizzazione, sono , invece,  affidate alle regioni.

Non mettiamo certo  in discussione il comportamento dei professionisti che approfittano di una norma vantaggiosa,  ma chi l’ha fatta. Specie se è una figura istituzionale di  primo piano. E dunque ne ha facoltà. I criteri devono essere gli stessi su tutto il territorio nazionale. Punto.

Ma, dato che ho cercato conferme su google per non dire fesserie,  mi sono anche  imbattuta casualmente in alcuni  commenti.  Pro e conto, per par condicio. “Spett.le Dr.ssa Saccardi, sono un medico della ASL6 area nord ovest e vorrei comunicarle che nella Sua presentazione alle nuove Linee Guida per la profilassi del tromboembolismo venoso agg.2017 al terzo rigo leggo: “…..la crisi di credibilità della professione medica e dei servizi sanitari in genere, la forte necessità di miglioramento della qualità dell’assistenza e la razionalizzazione delle risorse disponibili per la spesa sanitaria…”. Ecco vorrei farle rispettosamente notare che non mi risulta alcuna “crisi di credibilità medica” mentre di certo esiste una crisi di credibilità sia politica che delle capacità amministrative della stessa, come le recenti elezioni hanno ampiamente dimostrato. Cionondimeno anche “la forte necessità di miglioramento della qualità dell’assistenza… etc” è senza ombra di dubbio da attribuirsi alle stesse incapacità amministrative su citate e non certo all’eroico quotidiano impegno della classe medica sul fronte delle risorse continuamente tagliate. Questo Le dovevo, rispettosamente.

“Normale non c’è da stupirsi….. poi a supporto dello scienziato Giani che emette ordinanze per vaccinare giudici, personale tribunale e avvocati prima delle categorie veramente a rischio….”

“Stefania Saccardi è stata vaccinata come tutti i rappresentanti degli uffici giudiziari quindi magistrati, avvocati, cancellieri, ecc. a seguito di una decisione della Regione relativa l’attività giudiziaria ai fini della protezione degli operatori come è stato fatto per la scuola. Ha diffuso la notizia con un post nel quale invitava a vaccinarsi senza timori con l’AstraZeneca il vaccino utilizzato per chi ha meno di 65 anni oggetto di critiche e rifiuti per presunti effetti nocivi. Il suo errore è stato di non rendersi conto che essendo una politica (per di più del partito di Renzi, odiato da molti per aver fatto cadere Conte e favorito la nomina di Draghi) sarebbe stato oggetto di attacchi che avrebbero danneggiato il suo obiettivo”.

“Il sistema sanitario era già in crisi prima della pandemia, figurati se poteva essere in grado di gestire una emergenza. Speriamo che la pandemia serva a far emergere finalmente speculazioni, ingiustizie, disparità… e tutte le porcherie che sono state fatte”.

Intanto  le vaccinazioni  per gli over 80 vanno a rilento . Un’ amica novantenne è stata messa in lista d’attesa, poi di riserva, infine rimandata di 15 giorni. Solo un esempio, per carità.

Carla Ceretelli

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