Giovanni Mercadante
Con un gigantesco murale sulla facciata di uno stabile in Via Parisi, Altamura omaggia il giovane calciatore Domi Martimucci scomparso circa sei anni fa dopo una lunga agonia a seguito di un attentato dinamitardo in un locale alle porte della città. Si trovava nel posto sbagliato e nel momento sbagliato. Una tragedia che scosse tutta la comunità murgiana che si strinse attorno alla famiglia della vittima dimostrando affetto e solidarietà.
Dopo la sua scomparsa è stata creata l’Associazione “Noi siamo Domi”.
Ieri sera venerdì 5 marzo 2021, alla presenza della sindaca avv. Rosa Melodia; dell’ex Cons. Reg. Enzo Colonna; del Comandante della Polizia locale Ten. Col. Michele Maiullari; del Presidente dell’ARCA Puglia Giuseppe Zichella; di Don Nunzio della parrocchia del SS. Redentore; di Tonia Massaro della Confcommercio e ovviamente del talentuoso artista altamurano Donato Lorusso, genio della “street art”, è stato inaugurato lo splendido murale (12 x 16 metri) sulla facciata di una palazzina in via Parisi, nei pressi del Liceo scientifico e linguistico. La cerimonia ha avuto luogo nel pieno rispetto delle normative anticovid; erano presenti i vigli urbani per assicurare il protocollo.
foto di copertina La famiglia Martimucci con al centro la sindaca R. Melodia, Tonia Massaro e l’ ex Cons. Reg. Enzo Colonna
Rappresenta il volto sorridente di Domi, in maglietta bianca, così come lo ricordano i suoi amici e tanti piccoli fan che lo amavano per le sue straordinarie doti di calciatore.
Presenti tutti i componenti della famiglia Martimucci, dal papà Giovanni alla mamma Graziella e alle sorelle Maddalena e Lea, nonché l’Associazione onlus “Noi siamo Domi”.
Lo stabile, sulla cui facciata è stata realizzata l’opera, appartiene all’ARCA, ex Istituto autonomo per le case popolari.
Obiettivo dell’Associazione “Noi siamo Domi onlus” – ha dichiarato Lea Martimucci sorella dello scomparso- è ricordare Domi e impegnarci nella promozione della legalità attraverso iniziative di antimafia sociale.
Quest’anno in occasione del VI anniversario dell’attentato, abbiamo voluto donare un’opera d’arte alla comunità, unendo arte e memoria. Abbiamo voluto così imprimere il volto sorridente di Domi, perché Domi è vita; con questo progetto vogliamo creare curiosità alle generazioni future che magari si chiederanno a chi appartiene quel volto e capiranno la malvagità della mafia e decidere da parte stare.
Facciata dello stabile con il gigantesco murale
Inoltre, l’obiettivo è di lanciare un messaggio di vita ma anche un monito. L’idea nasce un anno fa quando è stata prospettata l’iniziativa al Presidente dell’ARCA G. Zichella, che ringraziamo aggiunge L. Martimucci, il quale ha accolto favorevolmente subito la proposta anche con la collaborazione dell’ex Cons. reg. Enzo Colonna, promotore della legge Street art.
Lea Martimucci non dimentica di ringraziare l’artista Donato Lorusso, una vera eccellenza che ha “donato” la sua arte e professionalità, il quale è stato altrettanto coinvolto emotivamente dalla storia di Domi, dando il meglio di sé lavorando giorno e notte per 15 giorni, affinché l’opera potesse essere pronta in occasione dell’anniversario.
La famiglia Martimucci sul fronte sociale si sta dimostrando molto attiva. Infatti, fa sapere che con l’Associazione sta realizzando un altro grande progetto, quello di un Parco urbano e centro sportivo intitolato a Domi che sorgerà presso la parrocchia del SS. Redentore, grazie alla Diocesi di Altamura e alla collaborazione di don Nunzio Falcicchio, parroco della predetta chiesa.
La figura di Domi Martimucci, brillante calciatore, era una persona educata, leale e sorridente con tutti. Molti i suoi fan, soprattutto ragazzini, i quali durante gli allenamenti nello stadio comunale aspettavano che andasse via per provare le sue scarpe: volevano diventare come Zidane (soprannome affibbiato affettuosamente a Domi); ovunque si trovasse, quando vedeva un pallone per strada e dei ragazzini, si fermava e tirava due calci con loro. E’ stato un punto di riferimento anche per le tante associazioni sportive.
La legge della “Street art” nasce nel 2019 su proposta dell’ex Cons. Reg. Enzo Colonna, approvata dapprima dalla Regione Puglia e poi promossa anche dal governo nazionale. Infatti, aggiunge Enzo Colonna, si tratta del primo intervento normativo in Italia, agile ed essenziale, incentrato sulla promozione e il sostegno di questa forma di arte urbana e collettiva, che ha rappresentato e rappresenta l’innesco per attivare energie vitali e positive, soprattutto dei più giovani, con un interesse crescente da parte di un pubblico sempre più vasto, soprattutto se elaborate ed accompagnate da processi di partecipazione e di coinvolgimento dal basso.
La legge, peraltro, si inserisce perfettamente nel solco della strategia regionale già in corso, da un anno e mezzo almeno, sul sostegno e sulla diffusione della Street Art e punta a renderla strutturale.
Il prossimo progetto, secondo indiscrezioni trapelate nel corso dell’inaugurazione, è la riqualificazione dell’ex Tribunale in via Gravina, il cui tema sarà l’ex campo profughi n. 65.