Principale Arte, Cultura & Società Poesia. ‘Pane e…Quotidiano’

Poesia. ‘Pane e…Quotidiano’

Quotidiano

La Poesia è per tutti

foto di copertina  Federico Garcia Lorca

… la poesia non si mangia ma può diventare indispensabile

Rubrica culturale del Corriere di Puglia e Lucania, a cura di Maria Pia Latorre ed Ezia Di Monte

L’intento della rubrica è quello di sfatare l’idea che la poesia sia qualcosa di astruso e che possa piacere o non piacere. In realtà la poesia è nelle nostre vite più di quanto noi possiamo immaginare. Basti pensare alla commistione della poesia con le altre forme artistiche, per esempio alla musica pop, di cui essa è un riflesso.

Proporremo, ogni giorno, pochi grammi di poesia, legati ad un fatto del giorno o ad una data da ricordare sperando che, tra le mille incombenze quotidiane, ogni Lettore, possa ritagliarsi qualche minuto per stare a contatto con l’universo poetico che vibra intorno a noi.

Buona Poesia!

Maria Pia Latorre ed Ezia Di Monte

redazione@corrierepl.it

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Il 3 marzo 1961 è nato a Padova Stefano Dal Bianco, poeta, critico letterario e metricista italiano. Laureato a Padova, vive in provincia di Siena ed è ricercatore presso l’Università degli Studi di Siena, dipartimento di Filologia e Critica della Letteratura. Si è occupato prevalentemente di poesia e di critica stilistica, con studi sulla metrica e sul ritmo del verso italiano tra cui il Petrarca e l’ Ariosto e sulla poesia italiana del Novecento. È curatore dell’opera di Andrea Zanzotto, presso Mondadori. Ha tradotto da poeti angloamericani, francesi, tedeschi e neerlandesi. Sue poesie sono state tradotte in tedesco, francese, inglese, spagnolo, russo, serbo, sloveno, cinese.

13  FEBBRAIO, INSOLAZIONE

Il sole che nel nuovo parco cittadino si appoggia in silenzio sulle schiene
dei cani e delle madri, e si rifrange sulle ciglia dei bambini addormentati,
sulle capigliature rare dei pensionati in vena di pensieri miti,
e che come un ricordo d’amore
pretenderebbe di avere con gli altri anche me
nella promessa della primavera, quasi
quasi ci riesce:
sento che anch’io, basterebbe volerlo,
potrei entrare nella luce di febbraio
e di sicuro sarei già più leggero,
se non fosse la testa intontita e un poco troppo sollevata
per condividere qualcosa, in questo giorno.

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