Principale Ambiente, Natura & Salute Sono 4 i comuni lucani ad accendersi coi colori delle malattie rare

Sono 4 i comuni lucani ad accendersi coi colori delle malattie rare

Anche Melfi accende i suoi colori per la Giornata delle malattie rare. Domani sera le mura si illumineranno per contribuire all’iniziativa della Fondazione “A. Bisceglia Viva Ale”.

Domenica sera, invece, per sostenere Telethon con il supporto del CSI ‘Uniamo le forze per non lasciare indietro nessuno’.

La quattordicesima Giornata delle malattie rare, che si celebrerà quest’anno il 28 febbraio, vedrà migliaia di persone da tutte le parti del mondo connettersi virtualmente per sensibilizzare l’opinione pubblica in merito alle malattie rare e garantire che, nel mezzo della pandemia di coronavirus, la voce dei malati rari continui ad essere ascoltata ed accolta dalla comunità internazionale.

Dal suo lancio nel 2008, migliaia di eventi si sono svolti in tutto il mondo, raggiungendo milioni di persone e coinvolgendo attivamente responsabili politici e media a livello nazionale ed internazionale per offrire sostegno alle malattie rare, dal Perù e dagli Stati Uniti, fino a Francia, Tunisia e Singapore.

Per contribuire a creare un punto di incontro globale in tutto il mondo, la Giornata delle malattie rare promuove l’illuminazione di monumenti in tutto il mondo per sottolineare l’importanza dei nostri legami oltre i confini nazionali.

Anche 4 città della Basilicata hanno scelto di aderire all’iniziativa “Accendiamo le luci sulle Malattie Rare” promossa da UNIAMO e sostenuta dalla Fondazione Alessandra Bisceglia ViVa Ale Onlus.

Nei giorni di sabato 27 e domenica 28 febbraio Lavello, Melfi, Potenza e Venosa si illumineranno con i colori delle Malattie Rare.  

Nella serata di sabato 27 a Melfi si tingeranno di giallo-verde le mura cittadine di epoca normanna, a Lavello si illuminerà la fontana monumentale in piazza G. Matteotti, mentre domenica 28 si illumineranno la fontana monumentale di Lavello, il Palazzo di Città di Potenza e il Palazzo municipale di Venosa.

Michael Logrippo

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