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I dubbi e le incertezze che hanno contraddistinto questo tormentato periodo del Covid-19

 CISM USMI SCUOLA PUGLIA

FIDAE PUGLIA-BASILICATA

FISM PUGLIA

CISL SCUOLA PUGLIA

ANP PUGLIA

CONFCOOPERATIVE PUGLIA

ANINSEI CONFINDUSTRIA PUGLIA-BASILICATA

BARI – A distanza di più di tre mesi dall’adozione della prima ordinanza del Presidente della Regione, con la quale si disponeva la sospensione dell’attività in presenza, il mondo scolastico pugliese si ritrova nuovamente alle prese, nel giro di sole 72 ore, con due nuove ordinanze; la n.56 del 20   febbraio e la 58 del 23 febbraio, che ripropongono i dubbi e le incertezze che hanno contraddistinto questo tormentato periodo.

Il Presidente della Regione Puglia, nella sua qualità di massima autorità sanitaria della Regione e di responsabile del sistema sanitario regionale, soggetto dotato di capacità decisionale in quanto eletto democraticamente dai cittadini, dovrebbe operare una scelta chiara e limpida assumendosi le responsabilità connesse all’esercizio del suo ruolo.

Si opera una apparente scelta per la didattica a distanza, ma si lascia poi aperto uno spiraglio per una deroga, permettendo di ammettere in presenza gli alunni che, per “ragioni non diversamente affrontabili”, non abbiano la possibilità di partecipare alla didattica digitale integrata.

In questo modo si scarica nuovamente sulle famiglie e sulle scuole il gravosissimo onere di certificare e di verificare quali siano queste ragioni, generando ulteriori incertezze e conflittualità che danneggiano gravemente le comunità scolastiche, già fortemente provate dai sacrifici e dalle restrizioni legate all’emergenza sanitaria.

L’ultima ordinanza, la num. 58, contiene per la prima volta la relazione sull’andamento dei contagi nelle scuole. Non si capisce la motivazione per la quale tali dati non siano stati forniti prima, nonostante fossero stati ripetutamente richiesti.

Non si può condividere un’impostazione che continua ad affidare alle famiglie o alle scuole la drammatica scelta sul bilanciamento tra diritto alla salute e diritto allo studio, ponendo i due diritti sempre e comunque in alternativa tra loro, quando invece è evidente che i due diritti fondamentali vengono entrambi sacrificati a favore di altre libertà. 

A questo punto, appare più che mai opportuno ripristinare il funzionamento del Tavolo Regionale sulla sicurezza delle scuole di ogni ordine e grado, dai servizi educativi e delle scuole infanzia fino agli istituti superiori per affrontare anche in maniera specifica le criticità delle scuole pubbliche paritarie.

Le scuole pubbliche paritarie hanno garantito, in un periodo di enorme difficoltà, sia la didattica in presenza in piena sicurezza sia la didattica a distanza con la massima efficienza, ma continuano a chiedere che le decisioni regionali siano improntate ad un criterio di massima chiarezza, evitando tutte le attuali incertezze che aumentano la conflittualità e acuiscono quel divario sociale, che   contraddice lo straordinario progetto di eguaglianza contenuto nelle norme costituzionali dedicate al diritto allo studio.

Padre Luigi GAETANI

(Presidente CISM Nazionale)

Superiore/i Maggiori della CISM

e dell’USMI Puglia 

Stefania TETTA

(Presidente FIDAE Puglia-Basilicata)

Fabio DANIELE

(Presidente FISM Puglia)

Roberto CALIENNO

(Segretario Generale CISL Scuola Puglia)

Roberto ROMITO

(Presidente ANP Puglia)

Daniele FERROCINO

(Presidente Confcooperative Puglia)

Gianbattista ROSATO

(Comitato ANINSEI Confindustria Puglia-Basilicata)

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