La Poesia è per tutti
foto di copertina Federico Garcia Lorca
… la poesia non si mangia ma può diventare indispensabile
Rubrica culturale del Corriere di Puglia e Lucania, a cura di Maria Pia Latorre ed Ezia Di Monte
L’intento della rubrica è quello di sfatare l’idea che la poesia sia qualcosa di astruso e che possa piacere o non piacere. In realtà la poesia è nelle nostre vite più di quanto noi possiamo immaginare. Basti pensare alla commistione della poesia con le altre forme artistiche, per esempio alla musica pop, di cui essa è un riflesso.
Proporremo, ogni giorno, pochi grammi di poesia, legati ad un fatto del giorno o ad una data da ricordare sperando che, tra le mille incombenze quotidiane, ogni Lettore, possa ritagliarsi qualche minuto per stare a contatto con l’universo poetico che vibra intorno a noi.
Buona Poesia!
Maria Pia Latorre ed Ezia Di Monte
redazione@corrierepl.it
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Il 18 febbraio del 1883, in una cittadina delll’isola di Creta, nasce Nikos Kazantzakis.
Nel 1902 si trasferisce ad Atene, dove si laurea in legge e successivamente, nel 1907, a Parigi. Qui segue alcune lezioni di Bergson e viene a contatto con la filosofia di Nietzsche, da cui sarà fortemente influenzato. Viaggerà anche in Italia ed in Germania.
Tornato in patria lavora alla traduzione di opere filosofiche e nel 1911 sposa la scrittrice Galatea Alexiou da cui divorzierà. Nel 1914 entra in contatto con Angelos Sikelianos, poeta e drammaturgo, dal cui entusiasmo nazionalistico viene contagiato e col quale visita i monasteri del Monte Athos e diverse altre regioni della Grecia. Nel 1919, è nominato direttore generale del ministero per gli affari sociali. Nel 1946 lascia la Grecia per non farvi più ritorno, anche a causa delle mutate condizioni politiche, e si stabilisce in Francia. Nel 1957, nonostante la leucemia diagnosticata qualche anno prima, inizia un nuovo viaggio in Cina e Giappone ma, a causa di un’infezione contratta, è costretto a tornare in Europa, dapprima a Copenaghen, poi a Friburgo, dove muore.
Mi do ad ogni cosa
Mi do ad ogni cosa. Amo, soffro, lotto.
L’universo mi sembra più ampio della mente,
il mio cuore un mistero oscuro e onnipotente.
Se puoi, Anima, sollevati sopra le onde mugghianti
e afferra tutto il mare
con una sola giravolta del tuo occhio.
Trattieni bene il tuo senno, che non vacilli.
E tutto d’un colpo torna a inabissarti nel mare e prosegui la lotta.
Il nostro corpo è una nave e naviga sopra acque
color blu scuro.
Qual è il nostro scopo? Far naufragio!