L’età media dei decessi da Covid è di 81 anni. Eppure per la fascia d’età 70-80 le vaccinazioni ritarderanno.. nell’indifferenza generale.
Stanno arrivando le dosi di AstraZeneca e inizierà la fase 3 della vaccinazione ma gli anziani che non hanno ancora compiuto 80 anni resteranno indietro mentre a causa del fattore di rischio dato dall’età avrebbero dovuto seguire subito gli over 80….
Dall’inizio dell’anno i media i hanno parlato dei ritardi nelle forniture dei due primi vaccini. Ma adesso arriva AstraZeneca che però riguarda la popolazione tra i 18 e 55 anni.
Ma come! Sappiamo tutti che l’età media dei decessi per covid è di 81 anni. Quindi è chiaro che oltre agli ultraottantenni per i quali sta procedendo la vaccinazione, anche la fascia da 70 a 80 anni è a forte rischio. Non a caso il primitivo piano vaccinale prevedeva che dopo gli over 80 toccasse a noi over 70 seguendo appunto un criterio relativo alla fragilità dei soggetti.
Adesso scavalcati dagli under 55 quanto si allungheranno i tempi per noi anziani ?
Mi sarei aspettato che il governo corresse subito ai ripari acquistando altri vaccini (ad esempio quello russo, ma non solo ) visto che il problema era emerso più di un mese fa Non mi è bastato certo sapere che faremo un’azione legale per un eventuale risarcimento.
E sottolineo che gli anziani ogni giorno sono sottoposti a uno stress crescente . Ormai è un anno che viviamo confinati, privi di relazioni sociali e di contatti umani. L’unica speranza l’abbiamo riposta nel vaccino. .sentir dire ogni giorno che siamo in ritardo e che il nuovo vaccino non è per noi non è certo un’iniezione di ottimismo.
Sento dire in un tal show televisivo che i giovani sono i più penalizzati proprio per la mancanza di vista sociale che li deprime…ma questo vale anche per i meno giovani perché noi siamo quelli a rischio di ammalarci in modo grave e.. di non farcela.
Sapere che i soggetti vaccinati possono egualmente trasmettere il virus accresce l’apprensione.
C’è anche chi dice che essendo soggetti ormai socialmente inutili ce ne possiamo stare in una quarantena volontaria.. ma dobbiamo pure andare a fare la spesa e a sbrigare altre incombenze che non si possono fare da remoto.
E il fattore di rischio aumenta anche a causa del malcostume sociale che mi sembra in progressiva crescita… molti tengono le mascherine con naso scoperto, alcuni (sempre di più, mi sembra) vanno in giro tenendola sul mento.. il distanziamento è sempre più difficile perché le code non lo consentono.. e via dicendo
A marzo aprile scorso c’erano bandiere, c’era chi cantava dai balconi . E ora ? Oggi c’è preoccupazione diffusa, anche per le varianti …Ma questo ci dà un insegnamento ! . Se il virus corre e sembra si dia da fare per non mollare …. noi dovremmo correre di più.
.Ma così non accade… Tuttavia, questi ritardi nelle forniture che allungano i tempi di non si sa quanto non hanno provocato reazioni nella popolazione anziana. Mi sono consultato via mail con alcuni coetanei ultrasettantenni ma non ho avuto risposte.. Rassegnazione? Indifferenza? Stanchezza per questa continua e ripetuta frustrazione ? Mah.
Intanto si annuncia con enfasi in tutta Italia che stanno iniziando le vaccinazioni per gli under 55. Buon per loro ! Ma su di noi poveri scarti sociali nemmeno una parola ?
Gabriele Parenti