Principale Arte, Cultura & Società Poesia ‘Pane e…Quotidiano’

Poesia ‘Pane e…Quotidiano’

Quotidiano

La Poesia è per tutti

foto di copertina  Federico Garcia Lorca

… la poesia non si mangia ma può diventare indispensabile

Rubrica culturale del Corriere di Puglia e Lucania, a cura di Maria Pia Latorre ed Ezia Di Monte

L’intento della rubrica è quello di sfatare l’idea che la poesia sia qualcosa di astruso e che possa piacere o non piacere. In realtà la poesia è nelle nostre vite più di quanto noi possiamo immaginare. Basti pensare alla commistione della poesia con le altre forme artistiche, per esempio alla musica pop, di cui essa è un riflesso.

Proporremo, ogni giorno, pochi grammi di poesia, legati ad un fatto del giorno o ad una data da ricordare sperando che, tra le mille incombenze quotidiane, ogni Lettore, possa ritagliarsi qualche minuto per stare a contatto con l’universo poetico che vibra intorno a noi.

Buona Poesia!

Maria Pia Latorre ed Ezia Di Monte

redazione@corrierepl.it

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Il 6 febbraio 1924 nasce a Urbino Paolo Volponi. Determinante per la sua formazione fu l’incontro con il noto industriale Adriano Olivetti, che lo instradò alle idee di solidarietà sociale nello sviluppo industriale. Nei romanzi affrontò il tema dell’alienazione dell’uomo, prigioniero negli ingranaggi industriali, dalla macchina. Partecipò all’importante inchiesta sociale del ‘53, che mise in luce le endemiche sacche di povertà nell’Italia del dopoguerra. Nel 1983 fu nominato senatore per il partito comunista italiano. Nel 1987 promosse, a Bologna, un convegno nazionale su Pier Paolo Pasolini. Due anni dopo perse il figlio Roberto in un disastro aereo. Fine intellettuale, nella sua complessa poesia descrisse lo scontro fra mondo naturale e lavoro alienato, tra operosità umana e capitale.

 Mia quaglia

Della chiarissima quaglia
che nasce sulla spiaggia
agli approdi dei templi,
nell’ora che la luna di marea
rotola sabbia
e pesci luminosi,
tu hai lo smarrimento
e l’attonito canto.
Conosci il canneto
dove l’insetto sorpreso
annega nelle gocce,
il campo spiumato
alle piogge meridiane del grano.
Sul tuo collo
è giugno
stagioni delle falci
dal tenero filo,
luglio sulle spalle
con steli d’avena,
agosto sulla schiena
dorme come un cacciatore.

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