Principale Politica Diritti & Lavoro Al Comune di Bari, citta’ metropolitana, la meritocrazia non e’ di casa

Al Comune di Bari, citta’ metropolitana, la meritocrazia non e’ di casa

SEDE RIPARTIZIONE SEDE LARCO FRACCARETA

Prof. Arciuli Donato

redattore

L’1 febbraio 21 tramite WhatsApp un articolo pubblicato dalla Gazzetta del Mezzogiorno “ Anagrafe, scoppia la bufera cinque contagiati in tre giorni”. Sono stati positivi al Covid-19 impiegati addetti allo sportello per carte d’identità. Assembramenti all’ufficio di Largo Fraccacreta.

Sono stato posto all’attenzione, per conoscenza, dal Delegato Territoriale UILFPL Emanuele Valerio.

Scendo nei dettagli.

Durante la mia gestione di direttore delle Ripartizioni Servizi Demografici, Elettorali e Statistici del Comune di Bari,

il rag. Emanuele Valerio è stato un valido collaboratore, organizzavano corsi di aggiornamento su nuove disposizioni del M.I.

Spesso, gestiva la Ripartizione durante la mia assenza. Avevo organizzato un tavolo di lavoro scientifico presso l’UTG-Prefettura, per esaminare e rispondere ai ricorsi dei cittadini in materia anagrafica.

Componenti: funzionario della Prefettura, rappresentante della Regione, alcuni dirigenti dei comuni della provincia. Il prefetto Tommaso Blonda, non solo aveva autorizzato l’iniziativa, spesso partecipava ai lavori.

Assumevo il coordinamento del gruppo da dirigente dei Servizi Demografici del comune e di Presidente Regionale dell’ANUSCA, Associazione Nazionale Ufficiali di Stato Civile e Anagrafe

Rappresentavo il Comune di Bari al tavolo di lavoro presso la Direzione Centrale dei Servizi Demografici, per la CIE, carta d’identità elettronica, capo progetto vice prefetto ministeriale Agata Iadicicco.

Come rappresentavo il Comune di Bari al tavolo di lavoro presso l’ISTA e USCI.

La Ripartizione sotto la direzione del rag. Valerio continuava l’attività senza creare problemi per i cittadini.

Che dice la Bassanini ter

  • Indirizzo politico all’Amministratore ossia Assessore
  • Gestione personale e servizi al Dirigente.

Spettava quindi al Dirigente della Struttura mettere in sicurezza il personale e  i  cittadini.

Piantonare l’ingresso con la presenza un vigile con il compito di verificare con il  Thermometer la temperatura corporea, non oltre 37,5, degli impiegati e del pubblico al loro ingresso.

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