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A caccia di (IR)Responsabili? I consiglieri di minoranza sul ritiro delle deleghe all’Assessore Mele

A caccia di (IR)RESPONSABILI? I consiglieri di minoranza sul ritiro delle deleghe all’Assessore Mele.

Dopo pochi mesi dall’insediamento dell’amministrazione D’Oria, la Sindaca revocò le deleghe assessorili al consigliere Saracino, seguirono strascichi polemici (nemmeno troppo politici a volte), frutto anche di un travagliato rapporto personale che di fatto portò all’abbandono della maggioranza da parte dei consiglieri Saracino e Lecce G.

Stavolta è toccato all’Assessore Angela Mele, rea  – a detta del Sindaco – di non garantire la presenza quotidiana (a causa del suo lavoro) per seguire i procedimenti di un assessorato (quello alle politiche sociali) che deve dare risposte urgenti ai cittadini in questo particolare momento.

La risposta della Consigliera Mele non si è fatta attendere, la Mele ha smentito le parole del Sindaco e ha affermato convintamente che il proprio lavoro non le ha mai impedito di essere al servizio della comunità; la Consigliera Mele (infermiera al SS Annunziata) si è detta, peraltro, sorpresa dal mancato sostegno del Sindaco, poiché entrambe donne impegnate nel sistema sanitario in questo momento di grave emergenza.

Qualcosa non torna! In primis il primo comunicato sulla stampa è del Sindaco (e non della Mele che dovrebbe essere furiosa per il maltolto), che col solito falso buonismo pare voglia far apparire il ritiro delle deleghe come un atto dovuto a tutela dell’Ente e degli interessi sovrani dei cittadini: un assessore non funziona quindi lo si manda a casa!

Ma saranno proprio queste le motivazioni che l’hanno spinta a ritirare le deleghe alla Mele? O vi è altro? Dai banchi dell’opposizione abbiamo potuto vedere già da molti mesi un atteggiamento ostruzionistico dell’ex assessore Mele, che alcune volte ha votato contro le delibere della maggioranza altre volte si è astenuta, a volte rimarcando seccamente la sua contrarietà ad alcune decisioni (e/o atteggiamenti). I rumors cittadini parlavano di rottura già da tempo (sia da un punto di vista personale che politico) e con tutta onestà ci aspettavamo che sarebbe stata la Mele a dirne quattro al Sindaco e non che il Sindaco la avrebbe zittita facendo il primo passo.

Probabilmente la Mele è vittima del tentativo di contrastare il potere di una persona sola al comando? Peraltro, per stessa ammissione del Sindaco, terrà lei stessa le deleghe della Mele che, unitamente a quelle lavori pubblici e urbanistica che non ha mai assegnato, fanno del Sindaco D’Oria una vera accentratrice di poteri (a meno che le deleghe ai lavori pubblici e urbanistica non siano in realtà gestite in famiglia, come si dice (e vede) in giro!).

Ad ogni buon conto le motivazioni del Sindaco non convincono, quelle della Mele sono buoniste e il suo non passaggio in minoranza (per ora) pare evidenziare un atteggiamento attendista (o responsabile? Per citare un aggettivo molto in voga in questo momento in Parlamento).

Il problema è serio, se la Mele passasse in minoranza lo squilibrio numerico tra maggioranza e minoranza subirebbe un ulteriore contraccolpo, in Consiglio saremmo 8 in minoranza e 9 in maggioranza…sempre sul filo del rasoio su ogni votazione. A quel punto per ogni Consiglio e per ogni delibera si dovrebbe far ricorso al senso di responsabilità di ogni consigliere e lasciare spazio alle trattative, come succede (mentre scriviamo) a Roma? Dobbiamo tutti aspettarci una telefonata elemosinante? No, grazie! Il Governo Conte dovrebbe essere da monito al Sindaco D’Oria, per governare servono numerose caratteristiche: la preparazione tecnica, la capacità di mediare e i numeri…requisiti tutti assenti nell’attuale compagine amministrativa lizzanese (come a Roma peraltro).

Analizzando l’operato della Giunta D’Oria ci è venuto lo sconforto!  L’assessore all’Agricoltura (tra l’altro esterno e da sempre impegnato in quel ramo) cosa ha prodotto per un settore così importante e così in difficoltà? Lo abbiamo visto solo occuparsi della viabilità, stravolgendo la segnaletica del paese, con conseguenti disagi sia per i cittadini che per le attività commerciali.

A proposito di attività commerciali, cosa ha fatto l’assessore al commercio a sostegno del settore devastato dalla crisi da lockdown? Nessun sostegno, nessun confronto!!!

Per non parlare del decoro urbano e dell’ambiente, cosa ha fatto l’assessore al ramo per migliorare la situazione? E in merito alla discarica? vero cavallo di battaglia elettorale, compulsati dalla minoranza, solo ora, a metà mandato, fanno finta di occuparsene…quando, purtroppo, i giochi son fatti.

E l’Assessore al Bilancio? Che non riesce ad andare oltre a ciò che gli viene imposto dall’ufficio, senza prendere iniziative politiche per sostenere chi ha veramente bisogno in questo momento? Eppure in altri comuni la politica si è fatta sentire in tal senso.

Forse l’assessore Mele era l’ultimo dei problemi.

Massimo Berdicchia Carmelo Bottazzo Chiara Caniglia Angelo De Lauro Piera Gallo Gianluca Lecce Ilaria Saracino 

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