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Renzi chiede un governo di coalizione, con ruolo centrale a Pd. Da Conte nessun ascolto

“Noi non abbiamo mai pensato che l’obiettivo fosse ‘cacciare Conte’. Leggo di ricostruzioni secondo cui io avrei un problema personale con Conte. C’era un modo per farlo, non dare la fiducia a un Conte-bis. Non ho niente contro Conte ma se per sei mesi provi a dire “guardate qua rischiamo l’osso del collo” e non ti danno ascolto ci sono due alternativa: la prima è far finta di niente ma io non sarà mai corresponsabile del più grande spreco di risorse della storia”. Lo dichiara il leader di Iv Matteo Renzi a “Mezz’ora in più”, su Raitre. “Io mi guardo allo specchio e mi chiedo “ma chi te lo fa fare? Io non faccio né la vittima né parlo di complotto. Questa è una battaglia sui contenuti, se non li lasciano realizzare lasciamo le poltrone”. “Al buio non si fanno le crisi, ma gli appuntamenti. La crisi di questo Paese non è politica, ma il fatto che c’è il peggior numero di morti e di pil. Questa è la crisi. Poi c’è chi va in tv e dà una stessa narrazione a senso unico: siamo un modello per il mondo. Io dico: non siamo un modello”, ha detto ancora.  “Io farò sempre gli interessi degli italiani, se c’è da votare lo scostamento per dare soldi ai ristoratori, non me ne frega chi sia il premier, voto a favore”, spiegando di non essere più nella maggioranza.

“Io penso che non sia consentito a un politico e a una classe dirigente essere compartecipi di un disegno mediocre senza respiro e pensare che la politica sia solo accomodamento di poltrone. Sono disponibili a cambiare le cose? Ci siamo. Sennò amici come prima”. Da mesi “chiediamo un salto di qualità nell’azione del governo. Serve un sogno per l’Italia, non l’incubo del litigio quotidiano. Serve un progetto, una visione, una strategia. La chiediamo da mesi: se finalmente gli altri ci sono, ci trovano preparati”, ha dettoun’intervista al Corriere della Sera il leader di Italia Viva Matteo Renzi. “Basta polemiche, parliamo di sanità, di giovani, di futuro. Torniamo alla politica” aggiunge. L’ex premier sottolinea di non aver “rotto” con il governo: “Abbiamo chiesto risposte su scuole, vaccini, infrastrutture, lavoro. Non le abbiamo avute” per mesi. Alla fine, “con molto dolore le ministre Bellanova e Bonetti e il sottosegretario Scalfarotto, tre persone straordinarie che fanno politica per servizio e non per interesse, si sono dimesse” riaffermando “la bellezza e la dignità della politica”.

Fonte: AgenPress

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