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Centrale il sito di stoccaggio delle scorie radioattive nell’area di confine tra Altamura e Matera

Indicato dal Governo centrale il sito di stoccaggio delle scorie radioattive nell’area di confine tra Altamura e Matera – Un regalo della Befana 2021

Giovanni Mercadante

Così mentre il popolo italiano è alle prese con le  disposizioni restrittive contro il covid, ecco il Governo Conte che tira fuori dagli armadi degli scheletri un progetto rimasto fermo da diversi anni: quello dei siti per lo stoccaggio delle scorie radioattive.  Qual è il momento migliore per evitare la ribellione degli italiani con manifestazioni di piazza o altre forme di protesta? E’ facilmente spiegabile: con le norme in vigore che vietano assembramenti in piazze, giardini e vie principali, col coprifuoco diurno e  notturno e con le regioni divise in  rosse, gialle e arancioni. In altri termini stiamo vivendo in un clima da ordinanze di stato di guerra. 

Le menti brillanti, quelle pensanti, che non dormono la notte per renderci innocui, hanno ritenuto opportuno di dare la notizia nella notte prima dell’Epifania; insomma, un regalo della classica Befana confezionato in un comunicato stampa che in poche ore, prima dello scoccare della mezzanotte del 5 gennaio 2021, la notizia si è diffusa con un boato spaventoso, paragonabile ad un rutto dell’Etna.

E’ stata disegnata la mappa del deposito atomico da costruire in 67 zone dell’Italia. Il Governo Conte ha tolto il segreto e ha pubblicato la Carta nazionale delle aree più idonee, tra cui l’area cerniera a confine tra Altamura e Matera. La Sogin, la società pubblica di gestione del nucleare, ha ricevuto il nullaosta del Governo nella notte tra il 4 e 5 gennaio 2021, e ha pubblicato sul suo  sito la documentazione completa, visitabile sulla piattaforme www.depositonazionale.it

La sindaca Rosa Melodia, immediatamente contattata dalla nostra Redazione locale, si è subito affrettata  in pari data (5 gennaio 2021) a diramare,tramite il suo ufficio stampa, una nota di chiarificazione: «Leggo – dal giornale – e con il necessario disappunto, che nella notte scorsa sono state individuate le aree per i depositi delle scorie nucleari.

Tra queste Altamura. Già il 14 gennaio 2016 i Consigli comunali congiunti dei Comuni di Altamura, Poggiorsini, Spinazzola, Irsina, Santeramo in colle, Gravina in Puglia e Matera adottarono, con delibera, un ordine del giorno in cui si chiedeva alla Regione Puglia e alla Regione Basilicata, al presidente del Consiglio dei Ministri, i Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico di “dichiarare le aree delle Regioni e dei Comuni interessati non disponibili alla localizzazione del deposito nazionale destinato allo smaltimento a titolo definitivo dei rifiuti radioattivi e del Parco tecnologico”. Non ci lasceremo trascinare con rassegnazione in questa situazione».                         

Sindaca avv. Rosa Melodia

Con altrettanta determinazione e tempestività  c’è stata una levata di scudi dell’opinione pubblica  sui social network.

Abbiamo raccolto commenti dalle diverse anime della politica territoriale che per mancanza di spazio  riportiamo in sunto le rispettive dichiarazioni.                             

Ex On. Liliana Ventricelli

L’ex on. Liliana Ventricelli del PD ha testualmente dichiarato: Dopo anni di attesa e nostre sollecitazioni finalmente è stata pubblicata la CNAPI/Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee allo stoccaggio dei rifiuti radioattivi.

L’elenco rappresenta un elemento di chiarezza e trasparenza nei confronti delle comunità e dei cittadini. Negli anni del mio mandato parlamentare ho seguito da vicino, con incontri con Sogin, Ispra, Ministero dell’Ambiente, questo tema, chiedendo che si desse seguito alla pubblicazione di questo atto e che si escludesse la Murgia dalle aree potenzialmente idonee. Nell’elenco pubblicato oggi appare tra le aree parzialmente idonee (area A2 , quindi meno idonea rispetto a quelle A1), una zona che abbraccia la Puglia e la Basilicata. Le comunità perciò si attivino nel processo pubblico, manifestino la loro contrarietà, spieghino ai cittadini (come abbiamo fatto nel 2016 in una grande manifestazione nel teatro Mercadante) cosa si vuol fare.                             

On. Nunzio Angiola 

L’on. Nunzio Angiola, ha dichiarato: Non mi accodo senza studiare, riflettere e ragionare al coro di “no” che si è levato sulla Murgia e nella città metropolitana di Bari, contro il provvedimento adottato nottetempo dal Governo con la pubblicazione dell’elenco dei siti che potranno ospitare i rifiuti radioattivi. Occorre entrare nel merito delle decisioni, analizzare le carte, studiare i profili tecnico-ingegneristici, geologici, economici e ambientali e da questo punto di vista il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, potrà valutare su cosa si fondano le prime conclusioni del Governo centrale. Dopo la pubblicazione di questa proposta ci sono 60 giorni per far prevalere le ragioni tecniche e scientifiche.

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Giornalista Alessio Dipalo

Una voce libera, simbolo di denunce e di inchieste portate avanti nella sue battaglie per la tutela del territorio, è quella di Alessio Dipalo, giornalista e direttore di Radio Regio, il quale  dal suo osservatorio ha aggiunto con rammarico: il nostro territorio  sta pagando da decenni un caro prezzo sui rifiuti radioattivi. Ho scoperto personalmente dei fusti di rifiuti pericolosi altamente inquinanti  sulla Murgia e nella discarica; oltre ad aver denunciato lo scarico di  fanghi pericolosi in contrada Franchini su aree spietrate. Sono stati messi a disposizione circa 700 mila euro per bonificare l’area, purtroppo ad oggi l’amministrazione comunale in carica non ha adottato nessun provvedimento. Finora sono stati consumati sette consigli monotematici sulla vicenda con un nulla di fatto. Si è in una situazione di stallo. Oltre ad un’altra vicenda molto preoccupante: il pozzo di acqua sorgiva in contrada La Putta (braccio della Tarantina)  fu avvelenato da ignoti il 4 agosto 2008. L’elenco delle malefatte sul nostro territorio è lungo e  angosciante. Questa decisione del Governo centrale mi spezza il cuore.

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