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A Cagliari in Piazza Yenne, Stefano Cogliandro, amministratore del gruppo facebook Fuochi di Resistenza Sardegna e organizzatore della manifestazione, asserisce che “Lo stato di malessere in cui vive gran parte della popolazione, ha spinto un numero sempre maggiore di persone ad unirsi in gruppi regionali organizzativi, che fanno capo al movimento che racchiude diverse adesioni di associazioni e fondazioni.

Attraverso la marcia della liberazione, si lancia un richiamo verso un atto d’amore per l’Italia, nel risveglio collettivo. C’è bisogno della rinascita delle coscienze, in questo momento storico in cui si avverte la netta violazione dell’art.13  della costituzione, in nome di una pretestuosa difesa del diritto alla salute.

Consapevoli di ciò, le persone che hanno preso coscienza e conoscenza di se stessi e dell’ambiente circostante, sono presenti alla manifestazione accomunati  dallo stesso sguardo, attraverso gli occhi che sono lo specchio dell’anima, cresce la motivazione per la nascita di queste iniziative ”.

Nella piazza si contano un centinaio di persone, in parte ligie al rispetto delle norme vigenti che impongono l’uso della mascherina, mentre una parte decisamente in coerenza col proprio pensiero senza limitazione nella socializzazione e nei rapporti, non sono e non vogliono essere considerati negazionisti, contestano gli errori commessi nella gestione della pandemia che ha messo in ginocchio realtà lavorative, famiglie e sconvolto la quotidiana normalità dei bambini, i quali pagano le conseguenze che il governo ha imposto loro, subendo un danno che nessuno potrà mai risarcire.

Nella piazza, alla manifestazione si uniscono passanti che condividono le tragedie familiari e lavorative, sostenendo l’iniziativa con l’adesione al gruppo che mostra dei cartelli con la scritta “RISVEGLIO”, perché questa iniziativa vuole essere l’inizio di un percorso che ribalta l’antico detto sardo  “centu concas centu berrittas” che vuole i sardi ostici all’unione di intenti, contrariamente, la presente situazione vuole dimostrare che esiste un sostanziale principio nel cambiamento di un concetto  altruistico e partecipativo, ciò è possibile in un paradigma comune, quello di riconquistare l’amore per la propria terra attraverso il rispetto dei diritti costituzionali, per affermare il valore della dignità individuale, nel lavoro, nella famiglia, nella vita in sé e del territorio!

L’età dei partecipanti oscilla dai 28 ai 70 anni, specialmente tra i più giovani è comune il pensiero che “le persone che hanno deciso di presenziare in piazza Yenne a Cagliari, sono persone consapevoli, che ragionano autonomamente, si informano e hanno un pensiero strutturato e convinto che hanno elaborato nell’arco dei mesi, prima di riunirsi qui,  portando nella piazza argomenti di altissimo livello, convinte che, data la mole di indizi a suffragio, dietro quello che stiamo vivendo ci sia un piano elaborato per l’instauramento di un  nuovo paradigma sociale.

Attraverso i bagliori emanati da fiaccole, torce e candele, si è conclusa la manifestazione, con l’obiettivo di riempire i tribunali di ricorsi contro tutto ciò si ritiene sia stato violato dal governo. Con la distribuzione dei compiti, raccolta di adesioni e firme, le varie categorie presenti, formate da partite iva, insegnanti, genitori, è emerso oltre ogni altro discorso, che soprattutto i bambini vanno protetti e non si devono toccare, nel sradicarli dalle affettuosità e privarli della socializzazione scolastica, imponendo comportamenti lesivi con possibili e futuri conseguenti danni psicologici.

Gli eventi organizzati nelle diverse città italiane, sono stati promossi da ByoBlu attraverso l’intervista a Tiziana Alterio, giornalista d’inchiesta indipendente, scrittrice e attivista. Con le manifestazioni, si portano avanti le azioni legali dei mille medici e mille avvocati per la costituzione,  oltre agli atti del team dei “Giuristi per la legalità”.

A chiusura della manifestazione, Stefano Cogliandro, per restare aggiornati e unirsi alle prossime manifestazioni in programma, ha invitato ad iscrivendosi al gruppo facebook  “Fuochi di Resistenza SARDEGNA” e alla pagina di “Marcia della liberazione 2020”.

Patti Demurtas

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