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L’ingrediente segreto

Una Storia che sa di Antico. L’ha scritta il pasticciere Gianni Boccia, titolare dell’omonima e storica pasticceria, ubicata in Corso Sonnino.

BARI – Siamo in Tempi bui. La Pandemia ci sta divorando le membra. Da sei mesi in “lock down”. Ma Gianni non si è perso d’animo e ha dedicato questo suo libro (L’ingrediente segreto, edito da Gelsorosso 2020, 15 euro). Lo ha fatto con un autobiografia che sa di dolcezze recondite e di poesia “post-romantica”, che unisce in un appendice unica e spirituale Napoli e Bari, le due grandi città del Meridione, unite nel nome di una Famiglia di (Scoliana memoria: ricordate la Famiglia di Ettore Scola?). Memorie di un passato che vogliamo tutti far ritornare, ispirate dalla dolcezza degli affetti, dall’incanto della sua vita accanto al caro padre, figlio comunque di questa città.

Una Storia che sa abbracciare un arco temporale che va dai primi del Novecento, sino ai giorni nostri. Dall’attività dei suoi nonni, iniziata a San Giuseppe Vsuviano, ” tra il profumo delle zagare e quello delle limonaie, passando per quell’Arturo Scaturchio da napoli, che con il suo Sottano, molto ha significato per la città dal punto di vista culturale.

Oltre al merito di aver portato a Bari, la passticceria napoletana e con questa l’encomiabile apporto di due grandi Chef, come Ferdinando e Francesco Boccia.

Qui i due fratelli hanno fortuna, e fanno i meritati affari onostamente con la città beata a gustare prelibatezze inaudite e gustosissime. Si consolidano in quel cenacolo arte e cultura per poi spiccare il volo con attività proprie. Una per tutte la SICA, sino alla riconosciuta pasticceria di corso Sonnino, che ha raggiuto i notori fasti di miglior pasticceria di Bari, dopo che abbiamo perso la gloriosa piemontese Stoppani, con le sue cialde e  suoi cannoli memorabili.

Il libro è corredato da una serie di immagini e schizzi, curati dall’eccellente Antonella Daloiso, insieme all’Autore, e da una bella serie di ricette gustose dello stesso signor Gianni, persona dal piglio affabile e ciarliero. giustappunto SOLARE come la città che lo ospita.

Alessandro Romanelli

 

 

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