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Femminicidi. Uccisa dal marito nel giorno di commemorazione della morte di John Lennon

E pace e amore vanno seno sempre più  utopia

 

Femminicidi. Ancora una volta occhi spalancati per la paura, ancora una volta il terrore di vedere la morte in faccia. E poi ancora una volta perpetrata, quella morte, dal marito, dal compagno di una vita.

È successo oggi a Capalbio. Il sindaco si dice incredulo, “Conoscevo entrambi – sostiene – due gran lavoratori due persone riservate e tranquille. Mi domando cosa scatti nella mente delle persone”. Ce lo chiediamo anche noi. A poca distanza dalla giornata sulla violenza contro le donne, nell’anniversario dell’uccisione di John Lennon, il cui slogan “pace e amore” vivrà per sempre, anche se solo utopisticamente, siamo costretti ancora una volta a leggere la parola femminicidio sui giornali, ad ascoltarla fino a provarne fastidio.

È stato il marito assassino a chiamare il 112 intorno alle 7, parlando di una lite. Quando i militari della stazione di Capalbio sono arrivati sul posto, hanno trovato la casa completamente sottosopra e il corpo della donna riverso per terra, non distante dall’ingresso, senza vita, ferito a morte con più coltellate tra il petto e il basso ventre.

Sulla vicenda interviene il presidente della Regione Eugenio Giani. “Le cronache riportano la terribile morte di una donna uccisa a colpi di coltello nella propria abitazione a Capalbio — scrive Giani in un post su Facebook — Non finiremo mai di condannare ogni violazione della libertà delle donne impegnandoci a estirpare il seme della violenza dalla nostra regione educando ad una cultura del rispetto”.

Gli fa eco il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo. “Adesso basta — dice Mazzeo — Occorre fermare questa strage silenziosa che avviene sotto i nostri occhi, e il compito primo è di noi uomini: nessuno sarà mai libero finché una donna sarà costretta a vivere nella paura”. Parole bellissime, ma pur sempre, solo parole. I politici parlano per aumentare consensi. La realtà è ben altra: le donne continuano sempre più spesso ad essere vittime dei propri mariti o conviventi e nessuno, in concreto, fa nulla.

John Lennon, intanto, continuerà a credere nei propri ideali, pace e amore e ognuno di noi potrà farlo. D’altra parte anche un monumento della letteratura internazionale recitava: “L’amor che move il sole e l’altre stelle”. Magari fosse ancora così…

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