La Medicina territoriale con la sua attività di diagnosi, appare spesso abbandonata da alcune deficienze strutturali, poiché il numero dei tamponi è insufficiente al numero dei contagiati, mettendo così non a nudo, soggetti a rischio che non hanno lo screening.
In un’emergenza come questa che stiamo vivendo, il medico di famiglia è il nostro punto di riferimento.
C’è tanta pressione, paura e apprensione tra pazienti Covid e non, tra pazienti che temono di essere stati contagiati e pazienti che chiedono di essere sottoposti a tamponi, e poi ci sono gli sms, i whatsapp, le mail, ancora le visite a domicilio, il rilascio di certificati, le prescrizioni, le ricette e le tante telefonate per tranquillizzare e confortare.
Nei mesi in Puglia l’ indice di contagiosità (Rt) ,è risultato tra i più alti tra le regioni italiane, con indice superiore a 1.
Se analizziamo il dato odierno, la Puglia risulta essere ultima per numero di tamponi e prima per percentuale di positivi. La nostra regione ha anche il drammatico primato fra tutte le regioni del Sud, del Centro e supera anche qualcuna del Nord, come ad esempio Friuli e Veneto.
L’indice di mortalità (abitanti/morti) che si legge da dati forniti, ci consegna un dato allarmante.
Per essere chiari: su 1.000 pugliesi positivi ne muoiono circa 28, mentre in Campania su 1.000 positivi ne muoiono circa 10.
Urge capire perché la Regione Puglia continua a tenere basso il numero dei tamponi, mentre alcune regioni effettuano tamponi a tappeto isolando così gli asintomatici.
Tante anche le domande, sui test antigenici da effettuare presso i medici di famiglia e pediatri, c’ è chi chiede il numero? tale dato dovrebbe essere inserito tra i tracciamenti!
C’ è stata anche la disponibilità ad effettuarli da parte delle farmacie (già si effettuano nel Lazio),ma ad oggi non c’ è una risposta.
Se oggi analizziamo il rapporto posti letto ospedalieri disponibili in Italia il dato è 3,2 per 1000 abitanti, rispetto alla media europea di 5 per 1000.
Abbiamo un triste primato tra i contagiati in Italia tra le nazioni Europee.
Necessario sarebbe in questo periodo valutare anche il dato dopo il 30/10 giorno della chiusura delle scuole in Puglia per valutare l’ indice di contagiosità degli studenti e dei loro nuclei familiari e monitorare l’ età media della ospedalizzazione (30 anni il dato estivo).
L’ innalzamento dell’ età come nei mesi di Marzo e di Aprile è da monitorare in quanto potrebbe creare di sicuro il sovraffollamento degli ospedali per le competenze Covid correlate.
Guardando la Germania, si evince che la sua strategia è risultata vincente nella lotta al Coronavirus grazie ad un rafforzamento della Medicina Territoriale e potenziamento di quella ospedaliera, con potenziamento dei posti letto per i più critici, contact tracing e screening con numero di tamponi più che triplo rispetto ai nostri.
Attualmente la nostra Nazione e in particolare la Puglia non possono rafforzare le misure di prevenzione per scongiurare ulteriori rischi ,importante rafforzare la rete di alberghi Covid come si era letto a spese del governo.
Tanti Pugliesi pretendono più attenzione verso la sanità ,ora più di Marzo 2020,fiduciosi in un segnale che non deve farsi attendere.
L’auspicio è continuare a credere che “il buon senso” debba prevalere se si vuole affrontare il mostro della crisi che è ormai non solo sanitaria ma anche economica e sociale.
La speranza è che si aspettano risposte rapide e precise: il nuovo Piano SNR.
Antonello Liuzzi