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Il Consiglio di Stato ha di fatto ha annullato il Pug di Pulsano

PULSANO – Come avevamo anticipato mesi fa: con la sentenza del Consiglio di Stato che di fatto ha annullato il Pug a firma dell’ex sindaco Laterza, Pulsano torna indietro di 17 anni.

Nel 2005 l’Amministrazione comunale  guidata appunto dall’allora Sindaco Laterza, oggi assessore proprio all’Urbanistica, approvò il Piano Urbanistico Generale, nonostante le criticità rilevate dal settore Urbanistico della Regione Puglia, la quale dunque  con proprio decreto procedette all’annullamento del Pug stesso.

L’Amministrazione di allora non scelse di avviare un percorso di collaborazione con la Regione Puglia, al fine proprio di superare i rilievi del settore urbanistico regionale, ma anzi con arroganza impugnò il decreto di annullamento, con un ricorso al Tar, seguito poi da quello al Consiglio di Stato.

L’ Amministrazione Guzzone (ora capogruppo della attuale maggioranza) provò a porre rimedio alla questione, avviando una fase di dialogo e risoluzione con la Regione Puglia che però la successiva Amministrazione Ecclesia non volle proseguire.

La scelta politica delle Amministrazioni dentro fu dunque quella di procedere ad uno scontro frontale con la Regione Puglia e di avviare una lunga azione giudiziaria per difendere uno strumento urbanistico illegittimo.

Ad oggi, il bilancio di tale scelta politica e amministrativa si palesa: un disastroso spreco di tempo e risorse consumatosi a danno dei cittadini pulsanesi.

Giovedì 26 novembre 2020 l’amministrazione sollecitata dalla Regione Puglia, porterà in Consiglio comunale la presa d’atto di tale sentenza dopo oltre un anno dalla sua pubblicazione, una ricognizione dello stato di attuazione di quel Pug e le risposte alle criticità evidenziate nel 2005 dall’Ente regionale.

Un evento surreale: il paese torna indietro di anni per rispondere a quanto segnalato già nel 2005 rendendo così palese il fallimento amministrativo e politico di Laterza e company che si ritrovano ora a dover seguire un percorso che per anni hanno forzatamente e deliberatamente ignorato, preferendo la costosa battaglia legale culminata con la solenne bocciatura del PUG.

La Regione ora chiede al Comune di Pulsano di verificare il dimensionamento del Pug rispetto a quanto finora edificato, dato che il sovradimensionamento del Piano era stato identificato già nel 2005 come una delle maggiori criticità rilevate.

Dalla lettura di alcuni degli atti in oggetto, molte sono le perplessità e gli interrogativi che abbiamo, ma ci soffermiamo a rilevare il fatto che in tutti questi mesi, l’Amministrazione Lupoli non abbia reso pubblico lo stato di avanzamento dell’iter sulla questione Pug, non abbia mai coinvolto cittadini e tecnici in una fase di discussione, informazione e condivisione sulla vicenda che invece, noi di Articolo Uno Pulsano, avevamo auspicato e chiesto ormai un anno fa con la nostra consigliera comunale Paola Attrotto.

La strategia di costoro è probabilmente la medesima già adottata per gli atti di bilancio: far passare la vicenda come squisitamente tecnica, ma, come si evince chiaramente, la stessa grava ed ha risvolti importantissimi sulla vita dei singoli cittadini e dell’intero paese, oltre a portare con sé il grosso peso degli errori delle Amministrazioni di Centrodestra pulsanesi che si sono avvicendate in questi anni.

Articolo Uno Pulsano

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