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Il vocabolario del dialetto altamurano IV edizione dei prof. G. Petronella, D. Lorusso e B. Fiorenzo 

Un’ opera monumentale nella letteratura locale

Giovanni Mercadante* 

La letteratura locale di arricchisce di un’opera monumentale grazie agli autori prof. Girolamo Petronella, Bartolo Fiorenzo e Domenico Lorusso con un volume fresco di stampa dal titolo “Vocabolario del dialetto altamurano”, ed. Grafica & Stampa/Altamura/agosto 2020. Tiratura limitata; copie solo per pochi intimi. 

In copertina la splendida immagine dell’imponente portale di Porta Bari del Palazzo De Angelis-Viti, curata dal prof. Vito Picerno già docente di materie artistiche nelle scuole medie inferiori. 

Gli autori iniziarono questo progetto già 10 anni fa  sfornando a tappe  tre edizioni; quest’ultima, la quarta, invece  rivista e corretta, è il risultato delle esperienze e delle vaste conoscenze finora acquisite. Un percorso lunghissimo e pieno di insidie per chi affronta un tema linguistico così ampio.

Comunque va precisato che gli autori sono tre figure professionali con un ricco “background”  di docenza e competenti nelle loro discipline. In quest’ultima edizione hanno dato il massimo della loro conoscenza scientifica, muovendosi con cautela e recuperando dalla memoria dei parlanti lemmi divenuti reperti linguistici, obsoleti, non più utilizzati perché la lingua parlata si evolve come la società, anzi viaggia insieme alle generazioni che si avvicendano. Così, se una generazione muore, altrettanto il dialetto, l’idioma del luogo, ne subisce il trauma. Anche la pronunzia ha subito un notevole mutamento, perché il dialetto, nel suo insieme è povero; perciò è costretto a  ricorrere per esigenze di comunicazione ai termini italiani che vengono storpiati solo nella fonetica, cioè nei suoni.

Presentiamo gli autori.

Girolamo Petronella, laureato in Lingue e Letterature straniere presso l’Università di Bari ha insegnato inglese in varie scuole medie inferiori e superiori, dapprima a Matera e poi ad Altamura presso l’Istituto tecnico “F.M. Genco”. Ha lasciato l’insegnamento nel 2003.

Bartolo Fiorenzo, laureato in Economia e Commercio, ha insegnato Economia aziendale presso l’Istituto Tecnico “F.M. Genco” di Altamura; ha lasciato l’insegnamento nel 2007.  Appassionato di computer, grafica e multimedialità, ha prodotto nel 2003 e 2004 due Cd multimediali, di cui uno vincitore del premio “Label Europeo 2004”.

Domenico Lorusso, laureato in materie letterarie presso l’Università di Bari, durante gli studi  ha fatto molte esperienze lavorative come operatore culturale ed ha insegnato materie letterarie presso la scuola media “S. Mercadante”, superato il concorso a preside, ha operato come tale in Sicilia, in Basilicata e in Puglia; negli ultimi 12 anni è stato dirigente presso la scuola media “E. Pacelli”. di Altamura.

Il volume si presenta nella sua veste grafica esattamente come un normalissimo vocabolario partendo dalla lettera “A” alla “Z”; mostra i lemmi (termini) in dialetto altamurano, a cui seguono il significato, la pronunzia, la derivazione etimologica (es. se di origine latina, spagnola, francese, araba, greca).

Poiché nel dialetto altamurano molte parole presentano la “e” muta, sia alla fine che nel corpo della parola, cioè non viene pronunziata “slittando” la lingua sulla consonante che segue, è stata utilizzata la “e” capovolta” presa in prestito dall’alfabeto internazionale per dare corposità ai segni linguistici, altrimenti bisognerebbe utilizzare  l’apostrofo, con la conseguente “mutilazione”  grafica della parola.

L’utilizzo della “e” capovolta (schwa), ormai  è entrata a far parte a pieno titolo nella scrittura  dei poeti locali, anche se non prevista nel nostro alfabeto latino e neanche nella tastiera del computer.

Il volume è arricchito da molte  immagini di oggetti e/o figure d’epoca per rendere meglio l’idea della parola presa in considerazione.

La sezione  del vocabolario italiano rimanda ai termini dialettali in ordine alfabetico.

Gli autori, Petronella, Fiorenzo e Lorusso, hanno esteso l’aggiornamento anche ai proverbi e ai modi di dire, a quelle espressioni, forme idiomatiche,  che rendono il dialetto un pozzo di sapere. Anche i soprannomi hanno trovato posto in questo pregevole lavoro.

Il dialetto ha trovato sfogo anche attraverso i  numerosi personaggi che in ogni epoca hanno caratterizzato la vita sociale del territorio.

Le ricette della cucina, gli indovinelli con le relative soluzioni alla pagina successiva, sono altre chicche che completano la grande impresa  degli autori.

In questo lavoro enciclopedico non poteva mancare un richiamo alla grammatica del dialetto altamurano. Questa esperienza ha fatto maturare negli autori, G. Petronella, B. Fiorenzo e D. Lorusso, proprio in funzione della loro pregressa maturità di docenti di materie letterarie ed economiche, la necessità di elaborare una breve sintesi della grammatica del dialetto altamurano che in linea di massima rispecchia, nella costruzione della frase,  quella della lingua italiana.

Lo zoccolo duro si presenta nella coniugazione dei verbi e nei plurali. Qui c’è da lavorare ancora molto. Tuttavia, il grosso è stato fatto. Agli autori il meritato riconoscimento e la gratitudine dei “parlanti altamurani” che si potranno fregiare di un “blasone linguistico”. Per poeti e commediografi sarà un faro nella dialettologia territoriale.

Giovanni Mercadante*

Linguista

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